gent.le dott.Nicastro, sono una ragazza di 30 anni soffro di incontinenza a gas e feci liquide causata da ipotonia sfinterica in seguito al parto eseguito con episiotomia. Ho fatto un ciclo di 6 sedute di terapia biofeedback ma dopo averla sospesa non ho ttrovato miglioramenti. cosa mi consiglia?grazie
Cara Signora Ilaria,
l’incontinenza fecale post partum non è un evento raro, così come l’incontinenza urinaria e la causa principale di tale sintomo è sia l’episiotomia che il trauma che la muscolatura del pavimento pelvico subisce durante l’espulsione del feto. Fatta una attenta valutazione della funzionalità degli sfinteri anali mediante la manometria e l’ecografia anale, è possibile instaurare un protocollo di riabilitazione avente lo scopo di migliorare la validità funzionale degli sfinteri anali e di tutto il pavimento pelvico. Nella mia esperienza, il protocollo di riabilitazione prevede sedute cadenzate di elettrostimolazione e biofeedback, personalizzate. A mio parere solo 6 sedute di biofeedback sono insufficienti per un recupero totale della continenza e, in base alle evidenze cliniche, bisogna impostare un trattamento adeguato che prevede almeno 15 sedute di elettrostimolazione e biofeedback, seguite da cicli di richiamo la cui cadenza e durata dipende dalla valutazione fatta alla fine del primo ciclo di terapia. A queste due metodiche di riabilitazione è aggiunta una fisiokinesiterapia che può essere impostata sia come trattamento ambulatoriale che domiciliare.