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Cura del rettocele

Buongiorno Dottore, ho 49 anni e mi è stato diagnosticato con colpocistodefecografia il rettocele 2,5 cm oltre a prolasso rettale. Ultimamente i miei problemi sono peggiorati devo stare attenta che non mi si formino fecalomi, nonostante mangi tante verdure ho tanta difficoltà a defecare e mi devo aiutare con le mani. Ho deciso quindi di farmi vedere dal proctologo dal quale andrò mercoledì prossimo. Ma leggo che questi problemi vengono operati col metodo starr e leggo altresì di persone che si trovano malissimo con questo intervento che sono peggio di prima. Quale è quindi l'intervento alternativo anziché la starr e tran starr? Grazie mille. Ho molta paura di stare peggio di così

Cara Signora Anna,

solitamente la presenza del rettocele e del presunto prolasso del retto sono la conseguenza di una disfunzione dell’apparato neuromuscolare del pavimento pelvico il cui sintomo principale, oltre ad un dolore gravativo e ad altrisintomi associati, è la stipsi espulsiva. Esistono diverse tecniche chirurgiche per la cura del rettocele e del prolasso ma, a mio parere, il primo approccio terapeutico è riabilitativo. Le tecniche di riabilitazione, basate principalmente sulla elettrostimolazione e il biofeedback, portano al recupero della funzionalità neuromuscolare del pavimento pelvico, migliorando le dinamiche della defecazione e risolvendo la stipsi espulsiva. Una visita colonproctologica, orientata anche sul pavimento pelvico, potrebbe essere utile per una corretta diagnosi e per un adeguato percorso di terapia.