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caro dottore sono una signora di 60 anni desidero sapere che cosa posso avere elencandogli questi sintomi . E' da 5 giorni che soffro di mal di pancia come se sta per arrivare il ciclo mestruale e anche gonfiore,con stimolo di andare a evacuare.ora da 2 giorni che evacuo con gas e sangue più fitte accentuate nel lato sinistro dello stomaco .Viso più pallido occhiaie sto veramente male mi pu dare il suo parere grazie mille
Cara Signora Domenica,
i sitomi descritti potrebbero derivare da varie patologie del colon. Probabilmente potrebbe trattarsi di una malattia diverticolare ma le consiglio di consultare il suo curante o uno specialista per una corretta diagnosi e per una adeguata terapia.
Buon giorno Dr. Nicastro,dovrei eseguire una rettoscopia perchè il 21/01/2014 ho avuto una rettorragia abbondante con sangue rosso vivo,recandomi al pronto soccorso mi è stato fatto il prelievo e sono stato visitato da un chirurgo, le analisi erano tutti nella norma,il chirurgo ha scritto sul referto emorroidi e consigliato una rettoscopia,preciso che soffro di emorroidi almeno da 35 anni ma mai avuto perdite cosi abbondante,(per ernia discale lombare La terapia prescritta dal neurochirurgo è stata: Laroxyl 2 gocce al mattino, 2 pom., la sera 4, EN gocce stessa dose,fortradal 15-20 gocce al bisogno per 20 giorni,senza miglioramenti,adesso da due giorni ho iniziato una terapia con delle pillole di Gabapentin 300 mg per due giorni una la mattina e una la sera, dal terzo giorno,1 matt.1 pom.1 sera,in piu' sto facendo della terapia Tens, Laser sul nervo sciatico e magneto terapia al rachide,l 23/12/2013 ho iniziato un ciclo di 6 punture di SOLDESAM FORTE SOLUZIONE INIETTABILE–1 fiala da ml 2 mg 8.Il 28/12/2013 infine mi sono sottoposto a seduta di agopuntura, a Pisa il neurochirurgo mi ha prescritto Dicloreum 150 mg rp e Palexia 100 mg,la rettorragia puo' essere stata procurata dai farmaci?Lei sarebbe disposto in questi giorni per una visita e farmi la rettoscopia e quando dura e se è dolorosa e il costo , non Le nascondo che sono una persona paurosa. Grazie infinite
Caro Signor Francesco,
probabilmente le perdite ematiche potrebbero dipendere dai farmaci antinfiammatori assunti e, correttamente, il chirurgo per confermare questa diagnosi ha prescritto la rettoscopia. Tale esame non è affatto doloroso e di facile esecuzione. La ringrazio per la fiducia e per ogni altra informazione potrà telefonare alla mia segretaria (0665975188).
Egregio Professor Nicastro, Mi hanno consigliato di prendere laxacol in capsule per il colon irritabile, e' una cosa corretta? Grato la saluto cordialmente.
Caro Signor Francesco,
il laxacol è utile nella cura della stipsi e non del colon irritabile.
Buongiorno sono disperata...ho 24 anni, la notte non dormo per i fortissimi dolori ai ginocchi...di giorno tutto bene...come vado a riposare il tormento inizia!!!poi la mattina quando mi sveglio ho Anke dolori all'inquine molto forti!!!aiutoooo che devo fare la mia dottoressa non ci capisce nienteee!!!grazie e buona giornata!!!
Cara Signora,
consulti un ortopedico, un fisiatra o un reumatologo per comprendere la causa diEi dolori articolari.
Salve sono una ragazza di 18 anni. Sono stata incisa a causa di un sinus pilonidalis il 1 febbraio 2014. Mi hanno operata in anestesia totale e il giorno dopo mi hanno dimessa. Oggi 19 febbraio, continuo a fare medicazioni, inizialmente un giorno si e un giorno no andavo in ospedale, in seguito a casa. Inizialmente avevo una garza all'interno dell'incisione e dopo due medicazioni mi hanno lasciato la ferita aperta e ogni volta mi mettevano una polverina chiamata acido borico, questo per altre 3 volte. Mia mamma mi medica con acqua ossigenata e betadine, come suggerito dai dottori. Adesso mi dicono che dovrò subire un secondo intervento, quello vero e proprio, ma non mi hanno spiegato precisamente il perchè. Il chirurgo che mi ha incisa vorrebbe fare questo intervento dopo l'estate, ma io preferirei farlo prima, onde evitare che si ripresenti l'infezione. So solo che la cisti c'è ancora, e ho sentito parlare di un drenaggio a seguito dell'intervento Confido in una sua risposta anche perchè sono molto terrorizzata. Cordiali saluti
Cara Emanuela,
il primo intervento probabilmente è stato eseguito per drenare l’ascesso provocato dalla presenza della cisti infetta che non è stato possibile asportare. Il chirurgo, giustamente, attende che la ferita guarisca dall’infezione per poter eseguire un intervento definitivo, con l’asportazione della cisti, e per garantirsi una buona cicatrizzazione potrebbe prevedere di mettere un drenaggio della nella ferita, per evitare che questa possa infettarsi nuovamente.
Salve dottore, circa 6 anni fa, a seguito di una proctoscopia, mi era stata diagnosticata una fistola anale. I fastidi durarono poco. è da anni che non mi sembra avere sintomi, se non ogni tanto un po di muco nelle feci. La mia domanda è se sia possibile che la fistola anale passi da sola. La ringrazio per l'attenzione
Cara Signora Marilena,
la fistola perianale per definizione è cronica ed è difficile che possa guarire senza alcun tipo di terapia.
Salve dottore, sono una donna di 41 anni che soffre di colon irritabile, riscontrata con colonscopia due anni fa, a breve dovro' ripeterla per valutare una sospensione della cura on mesalazina. Ho avuto due anni fa una piccola ragade che per fortuna si e' risolta con pomate. Ora ho riscontrato una marisca (almeno credo),piccolo lembo di carne che a volte mi da prurito e fastidio. C'e' una cura adatta? Come posso attenuare i fastidi quando insorgono in alcuni giorni? Grazie
Cara Sigmora Lorena,
se la marisca è sintomatica, nei momenti di crisi potrebbe applicare delle creme lenitive (all’ossido di zinco, vitaminiche, ecc.), ma la cura definitiva potrebbe consistere nella asportazione chirurgica della lesione. L’intervento può essre condotto in anestesia locale. Comunque sarebbe opportuno, prima dell’intervento, sottoporsi a visita colonproctologica completata con videoproctoscopia digitale per una conferma diagnostica e una aseguata terapia.
Salve dottore credo di avere una fistola. Da un anno circa vicino l'ano ho un bozzetto da cui fuoriesce del pus, specialmente si gonfia quando vado a fare le feci e poi ese un liquido sul giallo appena esce il dolore si calma e da operare l'intervento si puo fare senza degenza grazie dottore
Caro Signor Francesco,
da quanto descrive sembra che si tratti di una fistola perianale la cui cura prevede un intervento chirurgico. L’entità, le modalità e la tecnica dell’intervento dipendono dalle caratteristiche della fistola che possono essere definite prima con una visita colonproctologica seguita da una ecografia endoanale con sonda rotante a 360°.
È da circa due anni che soffro di dolori allo stomaco e ho avuto anche sangue nelle feci. Ho fatto tutte le analisi ed esami tipo colonscopia gastroscopia vari ecografie all'addome e risonanza magnetica con contrasto dopo varie il ginecologo mi dice che si tratta di adenomi osi ho 45 anni non ne posso più di dolori alla pancia al fianco dx inguine e gamba sempre di a mi scusi tutti gli esami sopra sono negativi a parte la gastrite un aiuto grazie
Cara Signora Fiammetta,
è difficile stabilire la causa della sua sofferenza in base a quanto descritto. La negatività degli esami potrebbe far sospettare una patologia funzionale del colon come la sindrome del colon irritabile che andrebbe confermata con una attenta ed accurata visita specialistica.
Mi hanno diagnosticato una ragade anale ma il sanguinamento non è costante come viene descritto e non ho prurito solo molto dolore in particolare dopo la visita e mi sono uscite dei bozzetti fuori anch'essi dolorosi è normale? ringrazio anticipatamente della sua disponibilità
Cara Signora Tiziana,
non in tutti i casi la ragade anale ha come sintomi il prurito e la perdita di sangue. Nella ragade cronica il sintomo predominante è il dolore alla defecazione e quelle che descrive come protuberanze, probabilmente sono delle marische infiammate. La diagnosi di ragade anale, come di tutte le altre patologie anali, andrebbe confermata con un esame endoscopico di base come l’anorettoscopia o meglio con una videoproctoscopia digitale.
Salve Dottore, sono Fabio ho 33 anni mi sono operato a una fistola anale il14/02/2014, quando faccio le medicazioni fuori esce il pus che trovo nella garza. Le chiedo secondo lei e' normale? Grazie
Caro Signor Fabio,
nei primi giorni dopo un intervento di fistola perianale è possibile che ci possa essere ancora fuoiuscita di materiale corpuscolato (pus), soprattutto se la tecnica utilizzata è stata la fistulotomia, cioè l’apertura della fistola con toilette chirrurgica senza la sua asportazione, e non la fistulectomia, cioè l’asportazione della fistola. Continui a sottoporsi alle medicazioni prescritte che hanno la funzione anche di detergere la ferita.
VORREI SAPERE UNA IGENE PIU SPECIFICA DOPO L'INTEVENTO della fistola anale con setore ...
Cara Signora Ivana,
potrà usare tanti prodotti che si trovano in farmacia dal fisian all’anonet detergente ma anche il proctocid è un ottimo prodotto.
I condilomi si possono davvero curare con aceto di mele?
Caro Signor Stefano,
non ho alcuna esperienza sull’uso dell’aceto di mele nel trattamento dei condilomi, mi sembra più una leggenda metropolitana che una seria terapia per questa patologia.
Buongiorno dottore, mia figlia ha 25 anni e in febbraio dell'anno scorso le e' stata diagnosticata un cisti sacrococcigea dopo avere fatto una cura di antibiotici e' stata meglio, poi a novemre 2013 le e' tornata, ha preso di nuovo gli antibiotici ma oggi di nuovo soffre molto ( come l'ultima volta) ha riniziato dopo il ciclo puo' avere un'attinenza.? La zona si presenta rossa, calda e dura (al momento non e' mai uscito ne pus ne sangue....) cosa mi consiglia. .? Per alleviare temporanemente il dolore e' meglio il caldo o il freddo? Ho letto che anche l'intervento sia molto doloroso e la degenza lunga.... Con molti casi di recidiive..... Grazie 1000 Cinzia
Cara Signora Cinzia,
antibiotici e antidolorifici non curano la cistimpilonidale o sacrococcigea ma solo i sintomi legati alla sua infiammazione o infezione. L’unico trattamento è quello chirurgico che se condotto con tecnica chiusa non è doloroso e prevede solo 24 ore di degenza.
Egregio Dottore Nicastro Sono un uomo di 34 anni domiciliato a Lamezia. Circa 5 anni fa ho avuto i primi fastidi all'ano, come un senso di corpo estraneo a ore 12 e senso di gonfiore esterno e in qualche caso dolore diffuso. Ovviamente sono andato alcune volte dal mio medico di famiglia che mi ha fatto fare cicli di daflon, antrolin, proctolyn. Il medico stesso mi ha mandato da un medico chirurgo che mi ha diagnosticato una ragade. Voglio precisare che la prognosi non è stata supportata dalla visione di una ragade ma dal dolore in fase di allargamento durante la visita digitale, mi prospetta subito l’operazione (che sinceramente avrei fatto volentieri) Passo dal medico, racconto la visita come la racconto a voi e lui perplesso mi manda da un amico chirurgo in ospedale, che non riscontra assolutamente una ragade. Sono perlpesso, ed arriviamo ad oggi…dopo un periodo di remissione sono andato al PS con forti dolori. Il medico mi visita e non trova nulla ma mi segna una rettosigmoidoscopia, che il mio dottore mi segna come urgente (visti i dolori). Attualmente sento dolore e lo spasmo che leggo tipico in questi casi e come una pallina che nessuno comunque riscontra alla visita. Sono esausto e anche il mio umore è peggiorato di molto, una sua risposta mi sarebbe di grande conforto. Grazie Ps La domanda è: che devo fare?
Caro Signore, sicuramente bisogna arrivare ad una diagnosi e uno dei modi è di sottoporsi a visita colonproctologica completata con una videoproctoscopia digitale, esame che può facilmente risolvere ogni dubbio sulla preßenza o meno della ragade anale.
Gentile Dott. Nicastro, sono una donna di 48 anni e le scrivo da Potenza. Soffro da circa 4 anni di fibromialgia diffusa, con una marcata debolezza muscolare, inoltre da due anni ho anche problemi al colon e allo stomaco, precisamente son stati diagnosticati colon irritabile e gastrite cronica piu’ eventuale infiammazione del retto (proctite). Ho eseguito numerosissimi esami, i risultati dei quali sono tutti negativi, invece ben pochi sono stati i trattamenti a cui mi sono sottoposta , a causa degli effetti collaterali provocati dai farmaci, molto forti negli ultimi due anni. Da qualche tempo provo anche fastidi in seguito all’ingestione di numerosi alimenti. Tengo a sottolineare che la mia poca tolleranza sia verso i farmaci che nei confronti degli alimenti è subentrata solo in seguito alla scoperta della fibromialgia. Gradirei sapere se lei oltre ad interessarsi ai miei disturbi gastro-intestinali , potesse curare la fibromialgia con terapie non farmacologiche ( ho eseguito 7 sedute di agopuntura, purtroppo con scarsi risultati). Sarei propensa a venir da lei per un consulto. Certa di una risposta la saluto cordialmente.
Cara Signora,
mi dispiace ma non sono lo specialista che può curarle la fibromialgia, dovrà consultare un reumatologo. Posso aiutarla a curare i disturbi digestivi e resto a sua disposizione.
Buongiorno Dottore, a Luglio 2013 mi è stato riscontrato un ascesso perineale, ascesso che si è sgonfiato e rigonfiato (passava da una grandezza di una nocciolina a quella di una noce) fino a dicembre quando si è gonfiato molto, con dolori e febbre. Il chirurgo mi ha inciso l'ascesso. Due settimane fa sono stato operato di fistulectomia esterna. Ad oggi ho ancora una bella ferita larga e profonda, lontana dall'essere cicatrizzata, non mi è stato indicato nessun farmaco solo Betadine. Mi chiedo se non c'erano altre tecniche per asportare l'ascesso e soprattutto quanto dovrò aspettare perchè inizi a cicatrizzare.
Caro Signor Mario,
esistono diverse tecniche per trattare una fistola perianale e queste dipendono anche dal tipo di fistola da trattare. L’ascesso invece può essere curato solo con l’incisione e drenaggio del pus. I tempi di cicatrizzazione della ferita sono comunque lunghi e dipendono anche da quanto è grande la ferita.
Buongiorno dottore, sono una ragazza di 31 anni e da circa 10 giorni soffro di un dolore costante e sordo in fossa iliaca destra, con la sensazione di inguine che tira (a volte sembra quasi una contrattura muscolare)e di peso.Sono stata visita un paio di volte dal medico di base perché temo un'appendicite, ma questo l'ha esclusa pensando si tratti piuttosto di una colite. Il problema è che nonostante spasmomen somatico e non da 40 mg, lexil e fermenti lattici non trovo giovamento alcuno. Aggiungo che in alcuni giorni sono stitica, e in altri invece ho feci poco formate, vedo cibo non digerito all'interno e il colore è spesso giallo/arancione. Sono stata colecistectomizzata nel 2004 e ultimamente ho fatto ecografia addome completo e intravaginale, senza aver riscontrato nulla di strano. Francamente sono un po' preoccupata, ho provato a mangiare in bianco ma non vedo miglioramenti comunque. Mi dà un parere? Grazie mille
Cara Signora Maria Grazia,
i suoi sintomi possono essere fatti risalire alla presenza di un colon irritabile (colite) che può essere curato con una adeguata alimentazione e la somministrazione di alcuni fitoterapici. Consulti un colonproctologo o un gastroeneterologo per la conferma della diagnosi e una adeguata terapia.
Salve, ho sofferto e soffro di stitichezza da sempre, negli ultimi anni questo è peggiorato comunque dopo la gravidanza, ho 37 anni e mi è stata fatta un clisma opaco e una defecografia, i risultati sono questi: DEFECOGRAFIA L'indagine è stata eseguita previo riempimento dell'ampolla rettale con circa 240 ml di soluzione baritata; 20 ml di mdc dello stesso tipo sono stati introdotti nel lume vaginale. L'angolo ano-rettale a riposo presenta valori modicamente incrementati; la sua variazione di ampiezza durante le fasi di ritenzione e ponzamento è regolare. Durante la fase di evacuazione si osserva la comparsa di un rettocele anteriore del diametro di 2.5 cm circa con inizio dell'estroflessione a circa 4 cm dalla rima anale; si rilevano segni di intussuscezione retto-ampollare e pliche di prolasso mucoso in sede posteriore. Il canale anale mostra calibro e decorso regolari. L'escursione inferiore dei piani perineali è incrementata per sindrome del perineo discendente. Il residuo di mdc al termine dell'evacuazione spontanea è modesto. Cosa ne pensa lei? l'intervento potrebbe essere una soluzione o consiglia sempre riabilitazioni?
Cara Signora Nadia,
da quanto descrivere, nel suo caso, la riabilitazione rappresenta la terapia di scelta per la soluzione della stipsi espulsiva. Comunque la stipsi riconosce diverse cause che, spesso, sono associate nella stessa persona e per ognuna di essa bisogna prevedere un diverso trattamento.
salve dottore... volevo capire insieme a lei se soffro di colite o colon irritabile o....altro.... ho dolori addominali soprattutto nella parte destra o bassa al centro,,, non vado in bagno con molta regolarità,,, circa 10 gg prima del ciclo ho un senso di gonfiore addominale,,, e da qualche giorno a dx in basso un fastidio ma non continuo.. mi sento stressata... ogni mese prendo dei probiotici x regolarizzare la flora intestinale( prescritti da dott internista) cosa mi può dire... grazie
Cara Signora Lina,
la ringrazio per la fiducia, ma è difficile comprendere una malattia descritta per via virtuale, tra una persona sofferente (virtuale) e il Medico (virtuale). Lei, come leggo, ha già consultato un medico internista, che avrà posto una diagnosi e consigliata la terapia. I suoi sintomi possono derivare da diverse patologie del colon, compreso la Sindrome del Colon Irritabile ma questa diagnosi andrebbe confermata con una attenta visita specialistica che prenda in considerazione tutte le variabili cliniche che emergono.
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