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Domande e Risposte su: Condilomi Anali

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salve dottore ho letto con attenzione le sue risposte ai vari problemi sottoposti io ho 46 anni sieropositivo e con condilomi anali esterni non voglio farmi operare per vari motivi possibile che creme come wartec aldara o soluzioni come condilyne non siano efficaci poi lei in una risporta parlava di altri fattori che causano i condilomi non necessariamente sessuali quali ad esempio grazie

Caro Signore,
credo che nel suo caso la causa possa essere ricercata in una immunodeficienza. L’infezione da HPV può essere contratta anche con un contatto diverso da quello sessuale con il virus che è quasi ubiquitario. A mio avviso e soprattutto nel suo caso la terapia medica è inefficace e le consiglio vivamente di sottoporsi ad intervento di asportazione delle lesioni virali.
Cari saluti

Buongiorno, mi chiamo Martina ed ho 23 anni e mi sento un pò in imbarazzo, ma credo di avere dei condilomi anali. Le spiego: nel 2007, a seguito di una forte candida ho fatto una visita al consultorio ginecologico. La visita è stata prevalentemente visiva (senza colposcopia, ecc...) e l'esito è stato ovviamente Candida, e una probabile presenza di condilomi. Quindi sono andata all'ospedale per accertamenti e la ginecologa mi ha assicurato che non avevo niente e che quelle piccole protuberanze all'ingresso della vagina facevano parte della mia struttura. (esito dato da colposcopia + vulvoscopia). Da allora ho fatto un altro paio di visite e andava tutto bene. Il mese scorso, dopo un periodo di forte stress ho avuto un episodio strano: ho cominciato nuoto e dopo un'ora ho cominciato ad avvertire intensi dolori addominali simili a quelli mestruali, seguiti la sera da perdite rossastre. Subito ho pensato che potessero essere i muscoli uterini che, dopo lo sforzo (e mancanza precedente di attività fisica) stessero espellendo i residui del ciclo passato, ma i tre giorni seguenti, solo in occasione di rapporti sessuali (e dopo che questi erano conclusi) ho perso abbastanza sangue, che si è ridotto ed è cessato nell'arco di due ore. Premetto che l'ultima mestruazione l'avevo avuta due settimane prima. Sono dunque andata da un privato che tramite colposcopia ed eco transvaginale mi ha diagnosticato i condilomi (le protuberanze che la seconda dottoressa definiva come MIE caratteristiche fisionomiche), ma disse anche che erano "inattivi" e vecchi di almeno 2-3 anni. Per le perdite di sangue disse che potevamo tradurle come uno "scherzo dell'ovulazione". Esito del pap-test eseguito lo stesso giorno: "cellule squamose di tipo indefinito: ASC-US". Ora, l'affermazione che ho fatto all'inizio ha un seguito. Ho sempre usato il preservativo, eccetto con gli unici due partner con cui la relazione è durata più di un anno, e con entrambi ho provato anche il sesso anale. Presuppongo che il virus HPV me l'abbia attaccato il primo (relazione durata dal 2003 al 2006), quindi, in teoria, se ho condilomi vaginali potrei averne anche anali Inoltre dopo la visita, tutto ciò che sembrava fermo ha iniziato a prudere, e mi riferisco sia alla zona esterna della vagina, che nel primo centimetro della zona interna dell'ano (e penso che sia riuscita a toccarli). In più sento delle fitte intramuscolari e interne all'orifizio, quasi come fossero crampi. La mia domanda è: Quali sono gli esami che devo fare per accertarmi della cosa e quanto potrei andare a spendere? Grazie mille per l'attenzione e scusi per le dimensioni della lettera, ma sono piuttosto preoccupata.

Cara Signora Martina,
la diagnosi di condilomi è alquanto semplice, basta una visita ma anche una certa dimistichezza con il problema. Se vuoe accertarsi se i suoi sintomi sono derivanti dalla presenza di condilomi anche a livello anale è necessaria una visita proctologica completata con una videoproctoscpia digitale.

Salve Dottore, sono un ragazzo di 29 anni e vivo momentaneamente all'estero. Le scrivo per chiederle soltanto una preliminare e sommaria valutazione della mia patologia, dato che mi propongo di effettuare una visita presso il suo studio al mio rientro in Italia (probabilmente a giugno prossimo). Soffro da molti anni di emorroidi, presumibilmente di III grado (si riducono solo manualmente). Le visite proctologiche che ho effettuato in passato hanno portato soltanto a terapie palliative. Al termine della defecazione, il plesso emorroidario prolassato risulta assai gonfio e dolente. Inoltre, sebbene non soffra generalmente di sanguinamenti, negli ultimi giorni ho notato alcune perdite di sangue vivo insieme con le feci. Ho notato anche maggiore difficolta' nella defecazione (ho l'impressione di non riuscire a "liberare" l'intestino). Al quadro che le ho rappresentato, si aggiunge la probabile presenza di condilomi anali interni, che riesco ad avvertire quando tento di ridurre manualmente le emorroidi. (Tenga presente che anche il mio attuale partner ha sofferto qualche mese fa di condilomi, sebbene nella zona perianale. Inoltre, un mio precedente partner soffriva di condilomi nei genitali esterni.) Alla luce di quanto sopra, vorrei chiederle un suo preliminare parere, anche in merito all'urgenza di un eventuale trattamento, sia esso farmacologico o chirurgico.

Caro Signore,
è mio parere che prima deve risolvere il problema dei condilomi e dopo quello delle emorroidi. Comunque solo una visita colonproctologica può determinare lo stato della patologia e un adeguato iter di terapia.

a mia figlia oggi gli sono stati diagnosticati condilomi anali pur nono avendo avuto rapporti anali ma lei da sempre ha le difese immunitarie basse il medico mi ha consigliato un dermatologo vorrei sapere da lei a chi rivolgermi urgente grazie e buon lavoro

Cara Signora Luciana,
i condilomi anali si trasmettono per via diretta e questo non significa esclusivamente per via sessuale. Credo che lo specialista che può aiutare sua figlia sia il colonproctologo che sicuramente ha più dimistichezza a trattare l’organo colpito dai condilomi.

Gent. Dott. Nicastro, Sono un uomo di 39 anni, da qualche mese ho riscontrato di avere contratto dei condilomi a superfice piana intorno al perimetro dell'ano. Premetto che non è possibile il contagio sessuale. Volevo, chiederle, confidando nella sua cortese disponibilità, come è possibile avere dei condilomi senza aver avuto dei rapporti omosessuali e se asciugamani infetti o water sporchi o poco puliti possano essere il veicolo per contrarre questo virus. Mi sono rivolto da un medico chirurgo il quale mi ha detto che occorre che io mi operi e che solo l'esame istologico su può verificare la reale natura del condiloma. Però nel frattempo mi sono anche rivolto ad un dermatologo sempre a Roma il quale mi ha detto di provare una cura con WARTEC CREMA, ma definendolo solo un "tentativo", prima di confermare l'intervento. Ho gia iniziato la cura, molto invasiva direi, il primo medico mi ha detto che condilomi perianali non ci sono e quindi che sono solo intorno il perimetro dell'ano o comunque nella zona circostante. Cosa mi consiglia di fare dottore? Potrei contattarla per fare un controllo accurato? Aspetto una sua gentile risposta a questo mio fastidiosissimo problema.

Caro Signor Daniele,
sappiamo solo che la diffusione per contatto sessuale è quella preferita ma anche altre vie a contatto diretto potrebbero essere alla base del contagio dei condilomi. Le terapia con ativirali in crema sono comunque fastidiose e invasive e l’unico vero trattamento è quello chirurgico. Prima di sottoporsi a intervento è sempre meglio eseguire una “mappatura” dei condilomi attraverso, ad esempio, una videoproctoscopia digitale al fine di definire se anche il canale anale è interessato dalla patologia.
Cari saluti

buongiorno i chiamo gianluca sono un ragazzo etero sessuale sin dan l'eta di 16anni non sò come mi sono usciti dei condilomi nell'ano negli anni apparte la mia timidezza ho cercato di farmi curare ma non ho avuto benefici,primo tra tutti allospedale gemelli in day hospital dove me li bruciarono con il laserma apparte il dolore che provai dopo un pò di tempo riuscirono fuori e allora mi feci ricoverare sempre al gemelli nel reparto di dermatologia non capirono nulla mi tennero una settimana li visitandomi facendo i test HIV e tumorali dove rsultai negativo a entrambi usci senza una risposta cosi andai all'ospedale San Gallicano a trastevere dove trovai un buon medico inizzialmente mi prescrisse un prodottoche confezionava la farmacia San Gallicano questo prodotto era composto da 2 polverine le quali dovevano essere sciolte nell'acqua per farsi i risciaqui nella parte infetta 2 volte al giorno devo dire che mi stupii perchè me le fecero sparire completamente tornando al momento del la visita il medico mi disse che c'era da bruciare con l'azzoto uno o due che non sarebbero scomparsi con l'effetto di questa cura,dopo 15gg d'accordo con il medico dovevo tornare per la visita quando tornai però il medico con il qale avevo intrapeso la cura non c'era mi dissero che era stato spostato in un'altra citta per sua richiesta al suo posto c'era un'altro medico che guardando i risultati della cura che avevo fatto i quali erano soddisfacenti mi disse di continuare a fare risciaqui con l'acido borrico mentre io sapevo che poteva inizziare a bruciare le 2 parti che non erano guarite cambio totalmente la cura preso dallo sconforto e notando che via via i condilomi riuscivano non ci andai più e cosi ora li ho stamane sono di nuovo stato al San gallicano senza ruscire a concludere nulla cioè non ho fatto neanche la visita ero il terzo in ordine di fila sonno arrivato alle 8 alle 12 avevo 5 pazienti davanti non so come visto che ero il terzo cosi mi sono avvilito e me ne sono andato vorrei trovare il modo di tornare a vivere una vita normale senza questi condilomi come posso fare?arrivederci

Caro Signor Gianluca,
i condilomi anali nella mia esperienza devono essere asportati tutti in una unica seduta operatoria. Dopo l’intervento devono essere eseguiti controlli accurati per seguire il decorso e individuare l’eventuale recidiva che deve essere subito curata.
Cari saluti

Gentile dott Nicastro. Da tre mesi ho condilomi anali.Ho eseguito laser terapia e dopo 3 mesi mi trovo a recarmi ogni settimana all'ospedale per toglierne altri.Questi condilomi riaffiorano dopo 4-5 giorni dalla precedente asportazione.Ora il dott curante mi ha detto che e' meglio se mi faccio visitare da un proctologo perche'forse piu' esperto.Tengo a precisare che non ha mai provvedduto in 3 mesi a eseguire controlli all'interno del canale anale, in quanto sosteneva il rischio di portar questi condilomi all'interno. Ora visto gli scarsi risutati ha, il dubbio di aver aspettato troppo per effettuare un cntrollo interno.Tutto questo mi sta veramente facendo impazzire,oltre al fatto della sua insistenza nel volermi vaccinare.Volevo gentilmente chiederle se puo' darmi un consiglio visto purtroppo la distanza della mia citta' dalla sua.Spero possa darmi un consiglio anche se forse le sto chiedendo troppo, ma visto il malessere e preoccupazione che si sta creando in famiglia spero mi possa dar un consiglio e se veramente eseguire una rettoscopia puo' crearmi veramente ulteriori problemi.La ringrazio vivamente e spero di poter un giorno recarmi a Roma e poter far una visitina nel suo centro .Grazie

Caro Signor Roby,
i condilomi anali devono essere asportati in una unica seduta e totalmente. I trattamenti ambulatoriali o con il laser non sono radicali ed ecco perchè c’è la recidiva o meglio la non guarigione. Una visita proctologica con videoproctoscopia porta alla reale individuazione di tutte le lesioni macroscopiche e quindi ad un corretto percorso di terapia.
cari saluti

Egr. Prof. Nicastro, Ho 22 anni e sono omosessuale. Mi sono stati riscontrati condilomi endoanali piuttosto numerosi (floridi e circonferenziali recita il referto proctologico); il proctologo mi ha quindi indicato come unica soluzione l'escissione chirurgica con elettrobisturi, paventando anche il rischio di stenosi. Aldilà delle problematiche connesse all'intervento, la mia preoccupazione maggiore è quella di non poter più avere rapporti sessuali felici e soddisfacenti...cosa devo fare per evitare il rischio di stenosi? non vi sono tecniche di intervento alternative? forse la diatermocoagulazione potrebbe essere meno rischiosa? il medico non me l'ha prospettata e io ho dimenticato di chiedere. Sono piuttosto preoccupato. La ringrazio per la collaborazione

Caro Marco,
prima di tutto sarebbe necessario stabilire l’entità dei condilomi e se questi sono presenti anche nel canale ano-rettale. Per questo una visita specialistica con videoproctoscopia digitale si rende necessaria. Inoltre il trattamento dei condilomi anche se estesi non necessariamente residuano in una stenosi, almeno nella mia esperienza. La tecnica da me utilizzata è la diatermocoagulazione o il laser. Dopo l’intervento bisogna osservare un
periodo di astinenza sessuale di almeno 30-40 giorni e dopo avere sempre rapporti protetti e sicuri.

Mio figlio il 9 dicembre ha subito un intervento per l'asortazione dei condilomi con anestesia parziale. Il risveglio è stato molto doloroso, con somministrazione di antidolorifici in modo frequente ma senza esito. Perchè ? può aver leso qualche altro tessuto? Che alimentazione deve seguire : è molto condizionato perchè ha il terrore di provare il dolore comparso. La ringrazio per la disponibilità dimostrata

Caro Singor Giuseppe,
solitamente l’asportazione dei condilomi non è dolorosa, soprattutto quella a localizzazione perianale, mentre più fastidiosa potrebbe risultare l’asportazione dei condilomi nel canale anale. Bisognerebbe sapere quale trattamento è stato effettuato e quali i mezzi usati e dove erano localizzati i condilomi per potersi orientare sull’origine del dolore.
Cari saluti

salve sono un ragazzo di 21 anni omosessuale mi sono usciti i condilomi anali mi sono operato la prima volta poi dopo 1 mese e mezzo mi sono tornati ad uscire e mi sono operato per la seconda volta io rapporti anali none ricevo da circa tre mesi ora o un problema e penso che mi sono usciti dinuovo ora mi sento confio intorno all'ano e mi prude poi quando mi sono fatto la doccia mi sono toccato e sentivo qualcosa sotto alle mani come avevo i condilomi mi scusi da che cosa proviene e perche non si riesce a togliere tutto ho una crandissima paura non mi sento piu come prima ho paura di conoscere persone non cela faccio piu mi potete dare 1 grandissimo consiglio se ci sono cure pomate non so quello che sia ma no ritornate unaltra volta a farmi questo intervento ho sofferto molto perche comunque si soffre tanttissimo grazie mille

Caro Signor Enrico,
la recidiva dei condilomi può essere dovuta a due motivi la non completa asportazione di quelli visivi o la persistenza delle lesioni a livello microscopico. E’ sempre opportuno fare una attenta valutazione colonproctologica completata con una videoproctoscopia digitale al fine di eseguire una fine mappatura delle lesioni e quindi poter programmare un intervento quanto più possibile definitivo. Possono essere eseguite anche terapie locali e generali ma il loro beneficio in caso di lesioni visibili è del tutto trascurabile.
Cari saluti

salve dottore mi chiamo andrea sono un uomosessuale e sono sieropositivo.ho scoperto insieme alla mia dottoressa che mi tieni in cura ,dei condilomi anali al quale mi prescritto di sottopormi alla terapia di azoto liquido.ho molta paura di questa patologia.e grave? vorrei sapere un vostro parere la ringrazio dottore distinti saluti

Caro Signore,
la presenza dei condilomi necessità un trattamento di asportazione. Riguardo il trattamento con azoto liquido non mi trovo in pieno accordo con il suo curante. Secondo il mio parere la migliore terapia è l’asportazione radicale utilizzando i diversi mezzi chirurgici (bisturi elettrico o laser).
Cari saluti

Salve,lo scorso anno sono stato operato due volte per l'esportazione di condilomi anali e perianali, da un mese riscontro gocce di sangue nel water, nelle feci e nella carta igienica dopo essere stato in bagno. da un punto di vista visivo non ho più condilomi ed il sangue non è sempre presente, alcune volte è tutto ok. Mi chiedo se possa essere qualche altro problema e quale?A chi mi posso rivolgere? sempre al proctologo. Premesso non ho rapporti anali.

Caro Signore,

il sanguinamneto alla defecazione è sempre un sintomo di allarme che preoccupa, giustamente, il paziente. Le perdite ematiche possono dipendere da varie patologie, quasi sempre benigne quali emorroidi, ragadi o lacerazioni anali, infiammazioni ma anche condilomi. Probabilmente nel suo caso l’intervento subito provoca zone di facile lacerazioni delle ferite che in caso di stipsi o altri disturbi della defecazioni provocano sanguinamneto. Le consiglio una visita colonproctologica completata con videoproctoscopia digitale per una corretta diagnosi e una adeguata terapia.

Egregio Dott. Nicastro, sono affetto da condilomi nella zona anale. Attualmente in trattamento presso le strutture dell'IFO di Roma. Da una verifica endoscopica mi sono stati riscontrati anche 4 piccoli condilomi nel canale rettale.Contestualmente ho anche dei problemi emorroidali con emorroidi esterne e interne. Nessuno dei problemi sopra esposti costituisce impedimento alla defecazione ma soprattutto le emorroidi sono estremamente fastidiose e hanno un impatto molto negativo sulla qualità della vita. Anche il trattamento criogenico dei condilomi esterni ovviamente induce grosse complicazioni allo stile di vita (impacchi, secrezioni etc.) ho letto sul blog che nelle sue risposte suggerisce l'intervento chirurgico per l'asportazione dei condilomi e, arrivo ai miei due quesiti:- è possibile intervenire tanto sui condilomi quanto sulle emorroidi esterne, tenuto conto che gli hanno colonizzato le altre e hanno un ratei di crescita molto alto? - almeno per il trattamento sintomatico delle emorroidi mi è stato prescritto l'uso della crema "PROCTOSEDYL" sul foglio illustrativo della quale è prescritto di non utilizzarla in presenza di infezioni virali. Essendo i condilomi una conseguenza da affezione virale, devo astenermi dall'utilizzare la crema? Ultimissima domanda, essendo,stato sottoposto alla crioterapia per l'asportazione dei condilomi, è consigliabile l'utilizzo di una crema sulla zona trattata?Nel ringraziarla anticipatamente per la sua cortese risposta, le invio i miei più Distinti saluti r.c.

Caro Signore,

a mio parere non è prudente intervenire sia sulle emorroidi che sui condilomi. Anzi sarebbe necessario bonificare quanto prima il canale anorettale dai condilomi e curare la patologia emorroidaria farmacologicamente per via sistemica e non con creme locali che favorirebbero il proliferare della malattia virale. Nell’immediato post-operatorio non sono consigliate creme o altri unguenti per la cura delle ferite indotte dalla crioterapia e solo dopo 10 giorni si potrebbe applicare una crema che favorisca la cicatrizzazione.

Salve, mi scuso di già per il disturbo che forse rechero... Volevo porle una domanda su una questione che al giorno d'oggi mi preoccupa. Allora da circa due mesi mi "grattavo" spessissimo sia di giorno la zona anale..ero convinto si trattasse di un fastidio a cui non dare peso..finchè dopo circa due mesi o più ho notato due palline piccole bianche.. da quando le ho notate si sono moltiplicate di cosa si puo trattare? Condilomi o una conseguenza di questo strofinamento continuo? O le due cose possono essere collegate?

Caro Signor Francesco,

secondo quanto lei descrive è probabile che si tratta di condilomi, visti i sintomi e il rapido sviluppo. Consulti un colonproctologo che mediante una visita, completata con la videoproctoscopia digitale, potrà fare una corretta diagnosi e verificare, in caso dsi confermi la presenza di condilomi, la loro eventuale diffusione nel canale anorettale.

 

I condilomi si possono davvero curare con aceto di mele?

Caro Signor Stefano,

non ho alcuna esperienza sull’uso dell’aceto di mele nel trattamento dei condilomi, mi sembra più una leggenda metropolitana che una seria terapia per questa patologia.

Mia moglie circa 20 ani fà scopri di essere infetta dai condilomi anali, che dopo un trattamento chirurgico,bruciatura, scomparvero. Da allora più niente fino a pochi giorni orsono,che sono ricomparsi. Puo essere la vecchia infezione che ricompare o è una nuova?

Caro Signor Mauro,

è difficile che si tratti di una recidiva dopo 20 anni. Potrebbe trattarsi di una nuova infezione. Il contatto con l’HPV è frequente in molte condizioni e la sua proliferazione verso lo sviluppo di condilomi è favorita da particolari condizioni come una diminuzione delle difese immunitarie.

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