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Domande e Risposte: Cisti e fistole sacrococcige

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Caro dottore sono una mamma disperata mio figlio di 15 anni è stato inciso 2 volte nel giro di 15 giorni per una cisti sacro coccigea dopo 5 giorni l'hanno operato un intervento durato circa 3 ore perchè molto ramificata. Dopo 11 giorni tolgono i punti sembra andare tutto bene l'hanno operato il 12 luglio 2013 il 16 agosto si ripresenta il pus lo porto al pronto soccorso, riaprono la ferita perchè infetta. Dopo un mese la ferita sembra guarita invece dopo 4 giorni incomincia a riaprirsi tutta. Il chirurgo che lo ha visitato dice che mio figlio "non guarirà mai che ci vuole solo un miracolo possibile che "non c'è soluzione'' che questo ragazzo avrà questo problema a vita se fara un'altro intervento c'è la possibilità di guarigione la ringrazio in anticipo spero risponda presto alle mie domande buonasera

Cara Signora,

non è raro che un intervento per fistola sacrococccigea si complichi, con conseguente ritardo di guarigione. Da Medico non ho mai creduto nei miracoli e  penso che la guarigione di suo figlio possa verificarsi se durante gli interventi è stato asportato la cisti pilonidale o sinus, da cui origina la fistola e l’infezione, piuttosto che ad un evento soprannaturale. Quindi la prima cosa di cui accertarsi se questa non guarigione sia determinata dalla persistenza del sinus, e questo può essere verificato con un esame ecografico o con una RMN. Se l’origine dell’infezione è stata rimossa, adeguate medicazioni portano alla cicatrizzazione (difficile, ma possibile, visti i ripetuti interventi), se persiste il sinus suo figlio potrà guarire con un intervento chirurgico corretto che asporti la causa dell’infezione.

Mio figlio, di 17 anni, è stato operato nel giugno di quest'anno di cisti pilonidale sacrococcigea con fistolizzazione, la chiusura della ferita è avvenuta per seconda intenzione; quindi dopo 2 mesi di medicazioni molto dolorose e un ultimo mese diciamo "sopportabile" in questi giorni ha di nuovo visto del siero e abbiamo riscontrato due piccole aperture cutanee,il chirurgo lo ha rivisto e lo sta di nuovo medicando, ha consigliato 8 medicazioni (2 a settimana).Per ora il problema è legato al dolore delle medicazioni, effettuate senza anestetico, atte a ripulire la zona...se non bastassero? Non c'è possibilità di eliminare il bulbo pilifero e quindi contrastare il problema alla radice? Mio figlio che ha sempre fatto molta attività fisica e per sua natura così come per i suoi anni tende ad essere molto "vitale" è veramente spiazzato da questa situazione che lo vede rinuciare a molte cose che amerebbe fare. Può darmi qualche consiglio? ho sentito parlare di una possibilità di intervento sperimentata in Israele microinvasiva, è eseguibile in Italia ? Ringrazio fin d'ora per la sua risposta. Alessandra

Cara Signora Alessandra,

la tecnica mininvasiva è attuata anche in Italia, anche nel mio Dipartimento. Ma credo che non sia questo il punto di discussione. La priorità è quella di stabilire se il sinus è stato asportato con l’intervento eseguito a giugno. Fatta la diagnosi, magari con una ecografia della zona sacrococcigea o una RMN, è possibile stabilire una corretta terapia che può essere chirurgica se il sinus non è stato rimosso oppure medica, continuando le medicazioni, se esiste un difetto di cicatrizzazione.

Salve dottore... sono marilena di 28 anni..sono alla 26esima settimana di gravidanda e ho scoperto di avere una ciste sacro coccigea.. è già la seconda volta che prendo augmentin e tachipirina, prescritti dalla mia ginecologa e purtroppo non posso prendere altro...il dolore è insopportabile..mi si infiamma a tal punto che non riesco neppure a camminare.. adesso mi chiedo..ma è possibile fare l'intervento subito durante l'allattamento? E c'è un modo per alleviare il dolore senza nuocere alla mia bambina? La tachipirina non ha alcun effetto... La ringrazio in anticipo...

Cara Signora Marilena,

l’intervento può essere eseguito dopo il parto ma lei dovrà interrompere l’allattamento al seno perché, dopo l’intervento dovrà comunque fare una terapia farmacologica anche a base di antibiotici che potrebbero nuocere al neonato. I farmaci durante la gravidanza e l’allattamento devono essere assunti con molta parsimonia e solo pochi di essi sono consigliati, soprattutto gli antidolorifici e gli antibiotici devono essere prescritti dal ginecologo che la sta curando.

Ho una fistola sacrococcigea, è la seconda volta che faccio l'intervento chirurgico. Il medico ha lasciato un po aperta, la ferita per la fuoriuscita del pus, ogni tanto esce il pus per giorni! cosa devo fare per ridurre la fuori uscita del pus?

Caro Signor Marco,

innanzitutto fare delle adeguate medicazioni, anche quotidiane. Purtroppo se continua la fuoriuscita di pus, questo potrebbe significare che persiste il sinus, cisti, pilonidale e che per una guarigione completa dovrebbe essere asportato definitivamente. Per verificare questo stato basta sottoporsi ad una ecografia della regione sacrococcigea e se è confermata la diagnosi, eseguire un intervento chirurgico.

buongiorno vorrei sapere come mai dopo due anni che ho subito un intervento di ciste pilonidale con tecnica chiusa e punti di sutura ricompare di nuovo con il gonfiore di tutta la parte dove ci sono i punti e perdita di liquido maleodorante con dolori atroci che cosa posso fare aiutatemi

Cara Signora Meri,

probabilmente si tratta di una recidiva della malattia. Consulti il chirurgo che ha eseguito l’intervento o il suo medico di fiducia per una corretta diagnosi e una adeguata terapia. Se è confermata la diagnosi di persistenza del sinus potrebbe essere necessario un nuovo intervento chirurgico.

Egregio Dott Nicastro,mi chiamo Francesco e anch'io come tanti sono stato operato ad una cisti pilonidale. L'operazione è avvenuta con tecnica chiusa e per mia fortuna non c'è stata nè infenzione e nè rottura dei punti infatti,dopo 20 giorni dall'intervento,mi sono stati rimossi parte dei punti e la restante parte,dopo altri 4 giorni. Dalla rimozione totale dei punti mi era stato detto di attendere un paio di giorni per poter togliere la garza e potermi lavare in quel punto dopo ben 26gg. Ho proceduto così come mi è stato riferito ma lavandomi,mi sono reso conto che in un punto la ferita si era riaperta,cosi mi sono recato dal chirurgo che mi ha operato,il quale mi ha spiegato che si c'era una piccola riapertura e mi ha consigliato di non lavarmi in quel punto per un'altra settimana e di tenere ancora la ferita coperta. Mi chiedevo se mi fosse possibile andare a lavorare. Consideri che svolto un lavoro d'ufficio e nel week-end faccio il cameriere. Mi consiglierebbe di stare un ulteriore tempo a riposo o mi è possibile tornare alla vita normale?Quali sono i tempi di guarigione totale date le mie circostanze?Inoltre mi chiedevo se e quando potro effettuare una depilazione su quella zona. A tal proposito mi chievevo anche che tipo di depiliazione potrei effettuare. Se è possibile usare agenti chimici come creme depilatorie,o utilizzare la semplice lametta. In attesa di una sua risposta,cordiali saluti.

Caro Signor Francesco,

i difetti di consolidamento della ferita, dopo u intervento per cisti pilonidale o sacrococcigea, sono frequenti e non rappresentano un grave problema. Medicazioni appropriate, anche avanzate, con particolari accorgimenti e sostanze, portano alla cicatrizzazione completa della ferita in breve tempo. E’ necessario, come lei fa notare, la depilazione della zona circostante la ferita. La depilazione può essere eseguita in maniera tradizionale con l’utilizzo della lametta oppure utilizzando particolari strumenti come il laser. Infatti la depilazione con il laser è definitiva e può essere eseguita nelle zone già cicatrizzate ed in quelle immediatamente vicine alla ferita. Da bandire o meglio non usare le creme depilatorie o altre sostanze.

Buonasera dottore, Da ormai 3 anni, mi porto dietro una fistola sacro coccigea; ha due puccole palline Entrambe sopra la cavità intergluidea. Un po' più sotto, in questa cavità c'è una piccola rientranza dalQuale non ha mai spurgato niente. Tutto ciò non mi ha mai recato alcun tipo di doloreTranne ovviamente quando spurga il pus che esce in quantità normali. Cosa mi consiglia di fare? Mio fratello ha avuto la stessa cosa ed ha sofferto come un pazzo ed io vorrei evitare questo. Aspetto sue risposte.

Caro Signore,

a mio parere, la soluzione della sua patologia è solo chirurgica. Probabilmente il decorso post operatorio particolarmente doloroso subito da suo fratello, era legato ad una tecnica particolare per la cura della cisti sacrococcigea, la cosiddetta tecnica aperta, che prevede medicazioni dolorose per un lungo periodo di tempo. La tecnica chiusa, con chiusura diretta della ferita, è sicuramente meno problematica, con un rapido recupero dopo l’intervento.

salve dottore sono stato appena operato alla fistola coccigea con tecnica chiusa coma la vostra. Vorrei sapere il tempo di degenza e tutti i rimedi possibili per evitare la ricomparsa e per ultimo, è vero che con la tecnica aperta ci sono più probabilita di ricomparsa? A presto e la ringrazio in anticipo

Caro Signor Carmine,

la tecnica chiusa prevede un tempo di degenza in ospedale di 24 ore. Il riposo nel postoperatorio è di almeno 30 giorni evitando traumi sulla regione sacrale. La tecnica aperta, diversamente dalla chiusa, ha tempi più lunghi di guarigione della ferita e continue e cadenzate medicazioni. La ricomparsa della fistola non dipende solo dalla tecnica utilizzata ma dalla sicura asportazione della cisti pilonidale cha la origina.

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