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Salve Prof. Nicastro,la contatto per avere un suo parere in merito al mio problema. In seguito ad un'ecografia endoanale si è scoperta la lesione degli sfinteri. L'intervento che mi è stato consigliato è una sfinteroplastica. Prima di andare avanti vorrei chiederle un consiglio . Vorrei sapere se entrano in gioco delle protesi o se si tratta solo di ricucire le parti lesionate. Quali di questi lei effettua o quali mi consiglierebbe? La ringrazio anticipatamente, saluti.
Buongiorno Signor Giuseppe,
innanzitutto sarebbe necessario comprendere la causa della rottura degli sfinteri e quanto questa sia estesa. In base a questi primi parametri è possibile decidere quale percorso di terapia intraprendere e in caso si dovesse prendere in considerazione un trattamento chirurgico quale sia la migliore tecnica da attuare. La sfinteroplastica (ricostruzione della continuità degli sfinteri mediante punti di sutura) è sicuramente la tecnica più attuata mentre l’utilizzo dello sfintere artificiale è destinato solo a casi selezionati e con gravi lesioni. Nella mia pratica clinica utilizzo tutte le tecniche e le terapie per risolvere l’incontinenza fecale, sempre con una attenta e adeguata valutazione delle condizioni cliniche della persona sofferente di questo importante disagio.
ho cominciato ad essere stitica dall età di 17-18 anni da li in poi è stato tutto un peregrinare da un medico all altro .Diete ,terapie fino all inverosimile,esami su esami.Mi hanno messo anche l elettrostimolatore,k secondo me non ha mai funzionato ,il quale nel giro di 15- 20 gg mi ha provocato un infezione sacro-coccigeaed è stato subito rimosso ora ho quasi 30anni e l ultimo medico da me contattato ha mi ha diagnosticato danneggiamento del nervo pudendo causa ripetuti sforzi alla defecazione. ( io da circa 10 anni oramai evacquo solo tramite clistere k faccio di solito un gg si e un gg no con circa 2 lt di acqua)Mi ha detto k non si può fare nulla e k devo continuare cosi.Secondo Lei è proprio cosi non c é più nulla da fare per migliorare la mia situzione ? Grazie infinite per ogni sua eventuale risposta Fiorenza
Buongiorno Signora Fiorenza,
non posso dare alcuna risposta sincera e attendibile non avendo alcuna informazione clinica diretta della sua condizione di salute. Mi perdoni ma leggo una sintesi di una storia di sofferenza lunga e complessa che meriterebbe una maggiore attenzione da parte mia per poter essere quanto più preciso possibile. Resto a sua disposizione
Buongiorno dottore, il 3 ottobre mi sono sottoposta alla STARR con Contour Transtar per un voluminoso rettocele. Dal 9 ottobre ho scariche di diarrea, pancia gonfia che borbotta ed emissioni di gas spesso accompagnate da feci liquide. I sintomi peggiorano dopo i pasti anche se seguo una dieta molto leggera (in bianco). Due medici tra cui il dott. che mi ha operato hanno detto che si tratta di gastroenterite. La mia paura è che possono essere una complicanza dell'intervento. Lei cosa ne pensa? La Starr può dare questo tipo di problema?
Buongiorno Signora,
la diarrea non può essere considerata una complicazione della STARR, ma non è rara osservarla nelle persone che hanno subito questo tipo di intervento. Probabilmente le cure dopo l’intervento portano alla luce una condizione di colon irritabile preesistente, causa a sua volta dei disturbi della defecazione, difficile ipotizzare stati “allergici” alle clips metalliche che dovrebbero essere inerti, ma spesso si assiste all’insaurarsi di una infiammazione del retto (Proctite) post-operatoria, quindi direttamente correlata alla STARR, che può spiegare lo stato diarroico. Nel suo caso, così come racconta i sintomi, probabilmente si è instaurato una condizione di colon irritabile che andrebbe corretta; sarebbe anche utile comprendere se coesiste una considzione infiammatoria del retto, anch’essa passibile di terapia.
Buongiorno, 2 mesi fa' sono stata operata per prolasso rettale e emorroidi con la tecnica Starr. Ora, non riesco a trattenere le feci.Il chirurgo mi ha prescritto le supposte Topster e Milycongas. Nonostante questa terapia non ho nessun sollievo a questo disagio. Cosa devo fare? Grazie
Buongiorno Signora, mi perdoni ma risponderle è difficile senza avere una conoscenza diretta del suo stato di salute. Non credo che il cortisone o altro possa servire una maggiore continenza. Sarebbe opportuno stabilire come è modificato il suo retto dopo questo tipo di intervento (sono troppe le donne operate che lamentano sofferenza dopo questo tipo di intervento), valutare la validità della funzionalità e integrità degli sfinteri anali (relazionandoli con lo stato pre intervento), comprendere l’esatta funzionalità e stabilità del pavimento pelvico e tante altre variabili cliniche che potrebbero portare ad un adeguato percorso di terapia per ridurre il suo stato di sofferenza. Cordiali saluti
Salve, sono due mesi che mi hanno tolto la stomia .. Ho problemi ogni tanto di incontinenza.. Non mi accorgo e mi sporco.. Ho 60 anni.. Cosa posso fare? Grazie per la risposta
Buongiorno e mi perdoni la tardiva risposta avendo ripreso l’attività lavorativa da pochi giorni. Fenomeni di incontinenza fecale dopo interventi sul colon e sul retto possono essere dovuti a varie cause. La mancanza del retto (come serbatoio e contenitore delle feci), deficit degli sfinteri anali, emissione di feci poco formate. L’incontinenza di solito si risolve spontaneamente dopo alcuni mesi dalla chiusura della stomia e solo se persiste è necessario sottoporsi a visita specialistica e ad eventuali esami (necessari per comprendere la causa dell’incontinenza). In base alla diagnosi è possibile intraprendere un adeguato percorso di terapia. Cordiali saluti
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