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Domande e Risposte: Ragade anale

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salve sono una ragazza di 30 anni volevo chiedergli sin dal primo parto sono aflitta da ragadi anali mai refertati in piu stitichezza sin da banbina ad oggi mi ritrovo altri disturbi facendomi fisitare da un chirurgo in materiria mi viene diagnosticata ragade anale piu perineo discendente e vero che in caso di inervento sipuo perdere lo stimolo a defecare con coseguenze ......grazie

Cara Signora Giuseppa,
lo stimolo della defecazione può diventare assente per il peggioramento del perineo discendente quest’ultimo causa anche della sua stipsi. A mio parere la cura della sua patologia non dovrebbe basarsi esclusivamente su un intervento per la ragade quanto alla risoluzione della stitichezza. Se mi permette una autoproduzione le consiglio di leggere Il Dono Negato storie di stitichezza e dintorni e spero che potrà trovarvi risposte più esaustive alle sue domande e dubbi.

ho 52 anni. da tempo soffro di emorroidi interne ed esterne, cose dice il mio medico di famiglia. da circa 6 mesi ho dei bruciori interni all'imbocco del canale anale, non credo che siano ragadi. questi bruciori insorgono dopo la defecazione, durano anche 4-6 ore e, a volte, si alleviano tornando a defecare. i bruciori spesso sono concomitanti con defecazioni di tipo diarroico ma non sempre. cosa mi consiglia di fare?

Caro Signor Nino,
il mio consiglio è di sottoporsi a visita colonproctologica completata con videoproctoscopia digitale al fine di definire la diagnosi della patologia anale e una adeguata terapia. I suoi sintomi possono anche far sospettare la presenza di una ragade anale ma è mio parere che bisognerebbe ben definire le cause che hanno portato alla sua insorgenza e curare anche la sua defecazione.

buongiorno dott. Nicastro, vorrei chiederle un consiglio per il problema che mi affligge oramai da circa 6 mesi. ho iniziato ad avvertire dolore acuto all’ano durante la defecazione ed ho notato che la carta si sporcava di sangue rosso vivo...dato che in passato mi era già capitato ho iniziato la cura con proctolin.dopo qualche giorno visti i scarsi risultati ho deciso di andare da un proctologo al st.eugenio ..che dopo una visita di appena 5 minuti/senza esplorazione rettale mi ha diagnosticato una ragade anale.. prescrivendo pentacol gel 500 e triade compresse. fatta la cura c’è stato un miglioramento che è subito peggiorato appena interrota. adesso il fastidio è aumentato ed è associato ad un fastidio perianale/scrotale ed ad una difficoltà nello stare seduto..alcune volte sembra che i nervi dei glutei si addormentino dandomi sensazione di torpore...e provocandomi una tensione anale. ho fatto un’altro ciclo di triade e devo dire che il senso di fastidio si attenua...per poi ritornare appena interrompo. considerato che il fastidio è sempre più evidente, sono stato da un altro proctologo che do po una accurata visita mi ha diagnosticato una ragade anale fistolizzata e emorroidi interne. al riguardo, come soluzione mi ha prospettato un intervento per asportare la ragade e una sfinterotomia laterale per l'ipertono. cercando in rete ho visto sul suo sito che come intervento è possibile eseguire anche la dilatazione controllata tramite palloncino...cosa non prospettata dall'altro medico.. prima di farmi tagliare vorrei valutare quest'ultima ipotesi...ma non riesco a trovare informazioni su come procedere ed accedere alle cure. attualmente sto assumendo pentacol gel rettale 500 e daflon con scarsi risultati

Caro Signor Marco,la ragade anale riconosce differenti terapie, anche mediche, ma sicuramente nessuna di quelle che lei ha adottato sono indicate per ragade anale. Inoltre il trattamento della ragade è stabilito in base alla sua cronicità e alla presenza di ipertono. Se la ragade anale è cronica senza ipertono è indicata la semplice fissurectmia, se vi è ipertono (che bisogna stabilire con una manomeria anale) è indicata anche una fissurectomia che può essere eseguita con
diverse metodiche tra cui quella a palloncino. Solo in base a questo preciso iter il chirurgo decide sulla scelta terapeutica.

Salve Dott. Nicastro, mi scusi se la disturbo nuovamente... qualche giorno fa le mandai una mail in cui le esponevo il mio problema, ovvero una ragade anale cronica, e proprio oggi sono stato da uno "specialista" mi ha fatto una visita approssimativa credo, abbastanza di fretta secondo me, ha messo un dito e in modo menefreghista mi ha detto che effettiv c'è la ragade di provare con i dilatatori x un paio di mesi in quanto un intervento chirurgico non lo consiglierebbe x la mia età (25 anni) e mi ha spiegato che l'intervento consiste nel taglio dello sfintere VOLONTARIO... io sono rimasto un pò perplesso dato che tutto ciò che ho letto su internet si riferiva al minimo sezionamento dello sfintere INvolontario... cmq facendo finta di non capire ho chiesto: quindi si tratta di sezionare lo sfintere VOLONTARIO? e lui mi risp di si... Sinceram sta cosa mi ha spiazzato e mi ha fatto pensare sul suo giudizio... ora le chiedo Dott., è vero ciò che ha detto, cioè che si opera sullo sfintere volontario? Secondo lei è meglio che mi rivolga altrove? la tecnica dei dilatatori è efficace davvero? io sinceram non credo di farcela a resistere altri due mesi così, ormai voglio risolvere il problema... Grazie mille

Caro Signor Sebastiano,
quanto mi ha scritto mi lascia basito. Uno specialista proctologo non può affermare che la sfinterotomia si esegue sullo sfintere volontario. Questa affermazione è falsa. Quando esiste l’indicazione si esegue una sfinterotomia sullo sfintere liscio involontario. L’indicazione alla sfinterotomia è limitata alla presenza di ipertono che deve essere accertata con una manometria altrimenti la cura della ragade è semplicemente una fissurectomia.
Cari saluti

Buongiorno sono una collega specilaizzanda con una storia di ragade cronicizzata (presenza di polipo sentinella), ho provato tutte le possibili cure mediche (dilatan e da agosto u.s. rectogesic) in atto ho una riacuzzazione che non risponde a nulla neanche a contrmal fiale. Mi è stato consigliato l'uso della tossina botulinica che effettuerò all'ospedale san raffaele di milano, per la sua esperienza potrebbe essere risolutivi nel mio caso ripetendo l'infiltrazione ciclicamente o è il caso di passare direttamente all'intervento chirurgico (che fino ad oggi mi è stato sempre sconsigliato essendo nullipara). Saprebbe anche consigliarmi in atto un farmaco da poter assumere per contrastare il dolore fastidiosissimo.

Cara Collega,
credo che sia necessario un intervento chirurgico di fissurectomia. La ragade cronica (piaga) non tende alla guarigione e il dolore non è dovuto all’ipertono quanto alla contrattura di difesa degli sfinteri striati. Eseguendo una toiletta della ragade con lasportazione anche della papilla ipetrofica si creerebbero le consdizioni per una sua cicatrizzazione. Riguardo la tossina botulinica questa potrebbe risolvere il problema dolore ma dubito che possa portare alla cicatrizzazione della lesione.

Egregio Dr Nicastro, ieri mattina,dopo una visita proctologica ed una anoscopia, mi è stata diagnosticata una ragade anale con marcata tensione sfinteriale.Il medico mi ha prescritto dilatan e antrolin per un mese,2 volte al dì per 10'.Il problema è che non riesco a superare la repulsione nei confronti dei dilatatori, e ho paura di inserirli in una zona dolorante...mi potrebbe dare qualche consiglio o qualche tecnica di rilassamento per usarli correttamente?confidando nella sua sensibilità, la ringrazio per il tempo che potrà dedicarmi e la saluto

Cara Signora Simona,
la terapia con i dialatatori anali è utile per la risoluzione dello spasmo sfineriale. Nella mia esperienza trovano un uso limitato mentre consiglio terapie mediche locali, diverse a seconda della gravità della ragade e la somminisrazione di emolienti fecali per rendere più morbida la defecazione. E’ mio personale parere poi meglio definire l’ipertono che sicuramente alla visita il medico può rilevare ma spesso è dovuto “alla situazione” e al tipo di visita che il paziente deve affrontare; inoltre il dolore alla esplorazione detrrmina di riflesso una contrazione muscolare che può sembrare un ipertono. Non esistono tecniche di rilasciamento per l’introduzione dei dilatatori che spesso i pazienti subiscono come tecnica invasiva e violenta.

Gentile dottore, volevo chiederle, se avendo una piccola ragade ano scrotale, che non m provaca tanto dolore, ma solo un pò di pesantezza e fastidio quando defeco, e quando o rapporti, solo dolorini fastidiosi, e obbligatorio operare? o ci sono farmaci che possono risolvermi il problema? la ringrezio in anticipo per la sua cortese attenzione!!!

Caro Signor Antonino,
cosa intende per ragade ano-scrotale? La ragade anale anteriore non può estendersi allo scroto tranne che non ci sia una dermatite perianale che ne giustifichi il quadro clinico. Una visita colonproctologica potrebbe essere utile per definire meglio il quadro clinico e stabilire una adeguata terapia.

Salve Dottore, da circa un anno mi sto curando per una ragade anale che non guarisce. Ho chiesto pareri medici in 3 ospedali di Roma. Non soffro di stitichezza, non ho ipertono e la ferita sembra andare e venire, nel senso che alcuni medici non l'hanno vista, mentre altri dicono che c'è eccome. Spesso ho sofferto di colite e diarrea a causa di allergie e intolleranze non correttamente diagnosticate (adesso il problema è abbastanza sotto controllo, con qualche malessere saltuario). Il tutto è stato originato da un ascesso vaginale (parte bassa, verso l'ano) regredito con l'antibiotico (episodio occorso 3 volte). L'ultima volta, pochi giorni fa, il medico ha rilevato un'infezione della ipotetica ragade con sospetta fistola e finalmente mi è stata consigliata una ecografia anale. L'esame ha rilevato una piccola fistola ore 6 (di cui non mi ero neanche accorta, nè i medici precedenti), mentre della possibile fistola relativa all'ascesso non c'era traccia, come neanche della ragade (erano passati 10 giorni dall'ultima visita e ero sotto antibiotico a causa del dolore procurato dall'ultimo ascesso in corso). Il medico mi ha detto che la ragade potrebbe essersi chiusa oppure non esserci mai stata ed essere stata confusa con la fistola (spero di aver capito bene la sua spiegazione). Lui dice che l'antibiotico potrebbe aver nascosto la fistola (allora però perchè l'altra più piccolina si vede?). Vorrei avere un consiglio su come fare per scoprire finalmente che cosa ho e come curarlo. Per precisione, la visita al pronto soccorso ginecologico e successiva ecografia fatta un anno fa al momento del primo ascesso, avevano escluso versamenti o infezioni (non ricordo bene le esatte parole del referto).

Cara Signora Laura,
spero che le visite siano state completate con almeno l’anoscopia (meglio ancora una videoproctoscopia digitale). La diagnosi di ragade o fistola spesso è semplice ma stabilirne l’origine e il grado prevede un esame diretto visivo. Una ragade anteriore (conseguente all’ascesso
vaginale) può avere una risoluzione spontanea ma quella posteriore fistolizzata a mio parere ha una storia antica. Il mio cosniglio è di sottoporsi a visita colonproctologica completata con videoproctoscopia digitaleal fine di avere un quadro chiaro (anche iconografico) dello stato del canale anale.

Gent.mo Dr. sono da anni affetto da problemi di ragadi anali che sono piu' o meno acute. In particolare il problema si e' acuito negli ultimi mesi e mi sono stati prescritti prima l'uso di antrolin che mi ha dato benefici limitati nel tempo e poi l'uso dei dilatatori che pur diminuendo l'ipertono mi provocano anche la comparsa di altre ragadi. Nell'ultima visita proctologica mi e' stato consigliato l'intervento chirurgico per cicatrizzazione delle ragadi con laser e rimozione di una piccola sentinella esterna e anche per una sfinterectomia. Francamente non mi sento pronto per l'intervento perche' a parte il dolore che si manifesta solo per alcuni giorni in maniera acuta il problema rimane il leggero sanguinamento e il bruciore dopo la defecazione. Sono anche molto dubbioso sull'esito della sfinterectomia perche' da piu' parti si legge che tale intervento potrebbe causare nel tempo problemi di incontinenza. Non vorrei risolvere ( forse ) un problema per poi crearne un'altro irreversibile.Vorrei comprendere per quali capi si consiglia la dilatazione controllata con palloncino ed eventualmente la cicatrizzazione delle ragadi senza l'intervento con anastesia spinale. Una mia amica si e' recata dallo stesso proctologo e ha risolto le ragadi con laser terapia in studio. Vorrei anche sapere se percaso Lei visita a Milano o in una citta' del nord. Grazie e saluti

Caro Signor Paolo,
putrtoppo non visito nel Nord Italia. La cura della ragade anale acuta è sempre medica e l’intervento si impone nella ragade cronica per evitare le complicanze ad essa dovute. L’interevtno di scelta, a mio parere, è la fissurectomia cioè l’asportazione dela ragade e delle lesioni asscociate (marische emorroidi sentinelle, papille ipetrofiche), mentre la sfinteromia si indica nei rari casi in cui la manometria anale dimostri la presenza di ipertono. Nella ragade acuta con spasmo e ipertono la sfinterotmia radiale con palloncino è la tecnica meno invasiva e risolutiva. Tutti gli interventi, se sono condotti lege artis non prevedono dolore post-operatorio.
Cari saluti

Salve dottore sono un ragazzo venticinquenne di Reggio Calabria... è da un pò ti tempo che soffro di ragade anale, quando vado in bagno vedo del sangue rosso vivo anche se non sempre e noto negli indumenti intimi del pus giallastro... il mio medico di famiglia mi ha prescritto cicatridina e antrolin, medicinali usati x circa due mesi alternandoli... ma cmq non vedo risultati... ormai questo problema mi sta stressando parecchio non riesco a vivere serenamente, mi lavo in continuazione xchè ho paura che si sentano odori sgradevoli ed esco pochissimo x la medesima paura... non ce la faccio +... possibile che non ci sia una cura adatta x risolvere definitivamente il problema? ho letto su internet che potrebbe essere necessario un intervento chirurgico ma ho una paura folle... dicono che se non eseguito correttam potrebbe portare ad invalidità... cosa posso fare dottore x risolvere il problema? a chi dovrei rivolgermi? spero in una sua pronta risposta e la ringrazio anticipatamente del tempo che mi ha concesso...

Caro Signor Sebastiano,
la ragade anale riconosce diversi gradi di gravità. Per la ragade acuta e per quella con una cronicità di basso grado è possibile intraprendere una terapia medica che nella maggiorparte dei casi è risolutiva. Ma il quadro descritto pone dei dibbi sulla gravità della ragade che potrebbe essere anche fistolizzata (secrezioni di pus). Una visita proctologica completata con videoproctoscopia è necessaria per porre una corretta diagnosi e per decidere un adeguato percorso di terapia.
Cari saluti

salve dottore, sono stato operato dieci giorni fa di sfinterotomia anale laterale sinistra per togliere un ipertono sfinterale che mi provocava dolore e bruciore.Sono passati dieci giorni dall'intervento sembra che il dolore e il bruciore che sentivo prima internamente sia sparito, però il mio problema sorge quando devo andare in bagno perchè avverto dei dolori lancinanti esterni e ho notato come una lacerazione del tessuto che circonda l'ano grossa come un unghia circa.E' normale tutto questo??? E'la ferita dell'operazione??? non pensavo di dover soffrire così tanto.Ogni volta che devo andare in bagno devo prendere un antidolorifico (efferalgan 1000) e devo stare a letto perchè non riesco neanche a camminare dal dolore. per questo tipo di intervento quanto ci vuole per guarire? sono molto giù cosa posso fare?? Grazie aspetto una sua risposta distinti saluti.

Caro Signor Leonardo,
l’intervento chirurgico di sfinterotomia anale interna è deputato al trattamento dell’ipertono anale persistente in un paziente con ragade anale. Questo ipertono andrebbe confermato con una manometria anale. Le sue domande sono lecite ma la risposta da parte mia è difficile in quanto non conosco l’entità dell’intervento subito e il suo decorso. Solitamente la sfinterotomia non evoca dolore nel post-operatorio anzi ne prevede la totale abolizione. Il mio consiglio è di eseguire un controllo specialistico per poter meglio definire se il decorso post-operatorio è tranquillo o ci possa essere qualche complicazione.
Cari saluti

gentilissimo dott. Nicastro, oramai da due anni la mia vita è divenuta un incubo a causa di una ragade. Dopo un intervento di sfinterotomia nel maggio 2008 ed una pseudo guarigione nell'estate dellostesso anno, la ragade a settembre 2008 si è riaperta. Nel marzo 2009 dopo manometria, oò chirurgo ha eseguito altro intervento di sfinterotomia.La situazione è identica, cioè dolori e sanguinamento.Seguo i consigli prescritti, uso di antrolin, psillo e dieta. Vi è una speranza di guarigione? Sono disperato.P.S. Ho 50 anni.

Caro Signor Mario,
purtroppo mi sento in dovere di dirle che forse la ragade non è mai guarita o meglio non è mai cicatrizzata in quanto non è stato mai asportato il tessuto patologico che la contraddistingue. La sfinterotomia toglie l’eventuale ipertono che potrebbe essere l’origine del mantenimento della patologia ma non la patologia.
Cari saluti

Il mio medico mi ha diagnosticato ragadi anali.La terapia di Asacol supp non ha risolto il problema,un beneficio efficace ma breve lo avuto con Ruscoroid pomata.Premetto che lavoro con la macchina da 20 anni come rappr.di comm.ed oggi mi viene difficile stare seduto in auto.Mi può consigliare una terapia? la mia età 55 anni.

Caro Signor Vincenzo,
mi creda è dificile e deontologicamente scorretto dare terapie senza aver visitato un paziente. Oltretutto nel suo caso la diagnosi di ragade anche se adeguata ha comportato due terapie non indicate per questa patologia e comunque cme lei riferisce con brevi benefici. Come può ben comporendere sarebbe opportuno stabilire l’esatta origine della sua sofferenza e quindi poi intraprendere una adeguata terapia.
cari saluti

Buongiorno dottore,mi è stata diagnosticata una ragade anale,all'inizio,è stata curata con antrolin 2 volte al giorno per un mese,sapigen k, è psillogel 1 bustina al giorno,devo dire che finita la cura sembrasse risolto il problema invece a distanza di qualche anno ,il problema è riaffiorato in modo insopportabile,mi è stata segnata questa cura,rectogesic pomata,2 volte al dì per 6 settimane,e psyllogel bustine,1 bustina al giorno,senza nessun risultato,dopodichè di nuovo un'altra visita di controllo,nuovo dottore,nuova cura,dilatan,2 volte al giorno per un mese,ed anche quì, non c'erano miglioramenti,nel frattempo,un'altra visita con un'altro ottore,tutti proctologi che lavorano in ospedale,il 3 medico, mi ha diagnosticato una ragade anale,cronicizzata,quindi messo in lista per operarmi,premetto che anche gli altri dottori in seguito alle cure effettuate avrebbero optato per l'intervento chirurgico,l'unica mia domanda è questa, è mai possibile operare una persona,solo con la visita di routine?devo dire inoltre che i dolori erano veramente insopportabili,al punto che avevo delle fitte persino sull'osso sacro, ora pare vada meglio,ed ora ho riscontrato dei dolori al pene,mai lamentati sino ad ora ,può essere correlato?vorrei anche sapere il postoperazione,dopo quanto tempo potrò tornare a lavorare,e ad andare in palestra?Dalla prima visita ad oggi sono passati ben 7 mesi,ora dovrò rifare un'altra visita di controllo è finalmente essere operato. Mi scuso e la ringrazio anticipatamente se mi sono dilungato troppo cordiali saluti.

Caro Signor Gianluca,
ogni medico ha un suo modo di operare nella pratica clinica. Quindi se per un medico una semplice
esplorazione rettale è sufficiente per poter porre una diagnosi e prescrivere una terapia significa che è la sua esperienza lo porta a comportarsi in questo modo. Riguardo la ragade anale cronica che non risponde ad alcuna terapia sicuramente diventa una patologia di interesse chirurgico e il tipo di intervento da eseguuire, nella mia esperienza e pratica clinica, deve essere valutato in base ad una videoproctoscopia digitale e ad una manometria ano-rettale, quest’ultimo esame indispensabile anche per stabilire la presenza o meno di un vero ipertono anale che probabilmente è all’oorigine anche dei disturbi da lei lamentati. Riguardo invece i tempi di recupero post- operatori questo dovrebbe chiederlo al chirurgo che dovrà eseguire l’intervento e che saprà rispopnderle appunto in base alla sua esperienza personale.
Cari saluti

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