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Domande e Risposte: Ragade anale

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Gentile dottore, ho 40 anni, da 4 mesi soffro di ragade anale accertata da 2 visite proctologhe. Attualmente il mio problema e' questo, sto usando una formula preparata in farmacia diltiazem 2% con lidocaina 3% e non ho piu' dolori forti come in passato anche se il bruciore permane a volte piu' e a volte meno, tranne la sera e notte che non sento niente. Sono una persona ipocondriaca in particolar modo da quando una mia amica ha detto che quando si ha una ragade si puo' avere un tumore al colon, da quel giorno non vivo piu'. Tenga conto che assumo bustine di fibra e mangio verdura in particolare spinaci tutti i giorni, al mattino mi alzo e mi viene subito mal di pancia che passa subito dopo la defecazione, normalmente le feci sono abbondanti e molli a volte anche troppo. Durante il giorno non ho niente solo la sera dopo mangiato mi capita di avere dei brontolii alla pancia. Il problema che tutto il giorno penso sempre al tumore del colon e la mattina mi alzo con una forte ansi a per la paura di andare in bagno. Mi dia un consiglio per favore. Volevo sapere se quello che mi succede e' normale o sarebbe meglio prendere qualcosa per l'intestino irritabile. Grazie in anticipo conto su una Sua cortese risposta.

Cara Signora Loredana,
la sua amica avrà studiato su un particolare libro di medicina e laureata in una particolarissima università. Spero solo che non sia un medico. Il mio consiglio è di sottoporsi a visita specialistica al fine di definire la sindrome del colon irritabile, la ragade anale, e stabilire un adeguato percorso di terapia.
Cari saluti

Buongiorno Dott. Attilio Nicastro, ho una storia di ragadi anali multiple atipiche, con poco ipertono (ragade maggiore ore 10) dal 1995, con ricadute molto dolorose ogni 2 o 3 anni risolte di volta in volta con l'assunzione di "Benefibra" (che rendeva morbide le feci e quindi eliminava il sintomo doloroso ed il sanguinamento). Soffro alle volte di colon irritabile (psicosomatico). Da gennaio 2008 è ricomparso il dolore intenso, non tanto all’espulsione delle feci ma dopo circa 1 ora, che si protrae anche per 12 ore, il sanguinamento, ed è aumentata la "marisca sentinella" (ho avuto 2 mesi di tregua, periodo in cui avevo feci morbide senza l'assunzione di alcun integratore); da allora ho provato le seguenti terapie: -dilatan per massimo 15gg (causa dolore) -Benefibra -Psyllogel -Antrolin -Rectogesic 30gg + 10gg, dopo un'interruzione di 7 gg nessuna ha risolto la situazione. Il mio problema è che ora le feci anche se bevo 2 lt acqua al dì, mangio frutta verdura e cereali (anzi se mangio troppo fibre la situazione peggiora) sono dure e di dimensioni eccessive. L'ultimo proctologo ha rilevato piccola ragade ore 10, con poco ipertono, , e disse :"è esagerato fare sfinterotomia laterale";ha sospettato ileite terminale poi non confermata da ecografia (gia' nel 1997 feci esami sangue per sospetta flogosi). Come ultima spiaggia sono andata dal naturopata che mi hatolto il pane e il frumento ora le feci sono più morbide ma la ragade inizia a darmi dolore dopo 5/6 ore. L'ultimo Proctologo consultato mi ha detto di fare una sfinterotomia laterale ma senza fare manometria dicendo che è sufficiente appurare la "pressione". Vorrei un suo consiglio. grazie

Cara Signora Giorgia,
la ragade anale che data tanto tempo potrebbe essere una lesione cronica e il dolore che incorre per così tanto tempo potrebbe essere dato da un iportono che insorge dopo la defecazione. Le terapie effettuate sono idonee ma poca rilevanza forse è stata data alla sindrome del colon irritabile. Il mio consiglio è di sottoporsi a visita colonproctologica completata con videoproctoscopia digitale al fine di stabilire l’esatta gravità della ragade anale e poi ad una manometria ano-rettale per definire o meno la presenza dell’ipertono sfinteriale. Contemporaneamente dovrebbe essere ben inquadrata la sindrome del colon irritabile e seguire un percorso terapeutico adeguato. La sfinterotomia si rende necessaria se esiste l’ipertono
(evidente alla manometria) ma non è l’unico terapia in quanto la fissurectomia, se la ragade è cronica, è il primo ed efficace trattamento. Cari saluti

sono stato operato di ragade anale con SLI e anoplastica il 02/10/2008 e sono un cardiopatico e prendo terapia con cardioaspirin e plavix. Volevo chiederle se è normale avere ancora oggi della secrezione giallastra dal mio ano dopo aver defecato che rende lo stesso umido e inoltre ho notato delle peccole quantita di sangue.

Caro Signor Antonio,
i tempi di guarigioni delle cicatrici anali sono lunghi, tra i 20 e i 60 giorni dall’intervento, per questo non deve eccessivamente preoccuparsi e le secrezioni giallastre possono essere dovute al siero secreto dalle ferite. Solo se queste diventano cremose è necessario un controllo clinico per escludere la presenza di infezioni. Cari saluti

CIAO SCRIVO DALLA PROVINCIA DI PISA, HO UN PROBLEMA CON MIO FIGLIO CHE HA 6 ANNI.LE SPIEGO,PRATICAMENTE è CIRCA UN ANNO CHE SOFFRE DI ARROSSAMENTO DELL'ANO,HA L'ORIFIZIO ROSSO E A VOLTE SANGUINANTE,QUANDO GLI CAMBIO GLI SLIP TROVO SANGUE E MUCO. DOPO TANTE POMATE E ANALISI DELLE FECI RISULTATE POI NEGATIVE E VISITE, NON HO ANCORA TROVATO UN RIMEDIO LA PREGO DI AIUTARMI E INDICARMI LA STRADA PER FAR GUARIRE MIO FIGLIO.GRAZIE PER LA SUA DISPONIBILITà

Cara Signora Gessica,
i sintomi di suo figlio possono essere relativi a diverse patologie. Frequentemente i bambini possono subire lesioni anali a seguito di una stipsi e si possono formare delle ragadi. Ma sarebbe necessario eseguire una visita per poter determinare la
diagnosi che nel caso di un bambino di 6 anni deve essere non invasiva.
Cari saluti

Salve sono Enrico dalla provincia di Rovigo, ho visitato il Vs. sito è semplice e facile da capire!!! Ne approfitto per farle alcune domande: ho da poco scoperto di avere una ragade anale nella zona posteriore (probabilmente dovuta ad una crisi emorridaria con trombosi), mi sono recato da uno specialista proctologo e mi ha detto di seguire la seguente terapia: -lavaggi interni con detergente Anestin liquido -applicazione 2 volte al giorni di Antrolin crema rettale -applicazione serale di Fitostimoline crema -assunzione di almeno 4 frutti maturi al giorno a digiuno -assunzione di fibre alimentari Psyllogel e Plurilac il tutto per 30 giorni, dopo di che dovrò fare un'ulteriore visita di controllo. Secondo lei si tratta di una terapia valida per una guarigione? ci sono degli altri accorgimenti da prendere? L'inserimento di queste creme e lo stesso lavaggio interno (che eseguo inserendo il dito indice con guanti di lattice) può creare la riapertura della ragade?Quali sport devo evitare finchè la ragade non guarisce? io faccio regolarmente Jogging, ciclismo (attualmente no), palestra (pesi, ma senza carichi eccessivi), e motuturismo. La ringrazio anticipatamente per la sua cortese attenzione e porgo cordiali saluti. Enrico

Caro Enrico,
la risoluzione della ragade anale prevede un trattamento più ad ampio raggio che la sola sfinterotomia. Questa tecnica è indicata nei pazienti con ragade anale ed ipertono dello sfintere interno. Questa evenienza è dimostrabile alla visita specialistica ma è la amnometria che ne determina la gravità. In cso di ipertono il chirurgo eseguirà un intervento per ridurre questa contrazione e le tecniche sono diverse, ma la più comune è la sfinterotomia laterale sinistra. La mia preferenza nella ragade acuta superficiale è la sfinterotomia radiale pneumatica. Ma la scelta dell’intervento non deve prescindere dalle caratteristiche della ragade. Infatti se la ragade è crinica con grado avnzato il trattamento che preferisco è la fissurectomia con sfinterotomia. Come vedi l’argomento non è di facile discriminazione tramite una e.mail. Prima bisogna porre la diagnosi corretta mediante videoproctoscopia digitale e manometria. Poi si decide il tipo di intevento tenendo presente che se vi è la giusta indicazione il successo è immediato. La ragade va trattata perchè può dare delle complicanze tra cui l’ascesso perianale è quella sicuramente più frequente e fastidiosa.
Cari saluti

Esimio Dottore sono afflitto da una dolorosa ragade anale prodotta da un forte ipertono dello sfintere (non riesco addirittura ad inserire il dilatatore DILATAN) ed ho letto con molto interesse la sua risposta in merito ad un problema simile che faceva cenno alla "sfinterotomia radiale graduata con palloncino" da Lei definita mininvasiva. Poichè la mia principale resistenza all'intervento chirurgico (di solito sfinterotomia laterale estesa ad 1/3) è il rischio di incontinenza gradire sapere da Lei quali minori rischi sono connessi alla metodica da Lei cennata. Ringrazio per l'attenzione e saluto. Ing. T.

Egregio Ingegnere T, la sfinterotomia radiale graduata con palloncino ha minori rischi di incontinenza (quasi nulli) in quanto la dilatazione dell’ano, in sedazione, viene fatta con gradualità e non oltre alla massima estensione del palloncino. Comunque anche per l’intervento chirurgico “classico” di ragade ormai siamo in molti a graduare la sfinterotmia interna laterale in base ad un preventivo studio manometrico. Poter definire la giusta terapia della ragade significa seguire un ben preciso iter diagnostico, veloce e corretto, basato sulla visita completata da videoproctoscopia digitale (al fine di valutare le caratteristiche morfologiche dell’ano e della ragade definendone il grado) e dalla manometria ano-rettale. Quest’ultima è necessaria per stabilire la presenza e la gravità dell’ipertono dello sfintere interno ed in base a questo stabilire se e quale sfinterotomia è indicata. Nel 60% degli interventi chirurgici che eseguo per ragade anale non eseguo alcuna sfinterotomia ma solo la fissurectomia in quanto questi pazienti non hanno un vero e proprio ipertono ma solo una contrazione paradossa dello sfintere esterno che non va assolutamente trattata chirurgicamente. Per quanto si possa pretendere dall’elettronica spero di averla tranquillizzata riguardo un adeguato trattamento della sua patologia e vorrei ripeterle le parole che dico ai miei pazienti affetti da ragade e sofferenti: la ragade si fa prima a curarla che a spiegare cosa sia. Ed infatti già alla visita proctologica eseguo le dovute manovre per alleviare il dolore. Cari Saluti e resto a sua disposizione per ogni altra curiosità

Gentile dottore, buongiorno e buon anno. In sintesi, le chiedo se ci sono possibilità di guarigione facendo la sola escissione di una ragade cronica con lieve ipertono riscontrato alla visita. Molti medici dicono che bisogna fare anche la sfinterotomia, altri dicono che non serve. Mi puo' dare delle delucidazioni?< Grazie, cordiali saluti.

Caro Sig. Alberto,
Ricambio con affetto i suoi auguri di buon anno. Sfinterotomia si o no, sono le domande più frequenti sulla ragade anale. Le rispondo affermando che nessun chirurgo proctologo serio può prendere questa decisione senza eseguire una manometriaanale, infatti la sola esplorazione rettale non basta per stabilire la presenza o meno di un ipertono anale e comunque solo in base all’esito dei valori manometrici (con ipertono) si può stabilire la reale entità di una sfinterotomia. Le consiglio di eseguire una visita proctologica con videoproctoscopia digitale che permetterà di definire il grado di cronicità della sua ragade, a seguire, una manometria ano-rettale per la valutazione dell’ipertono dello sfintere interno. Se l’ipertono si confermasse lieve non è necessario alcuna sfinterotomia (intesa come sezione dello sfintere interno), cosa che potrà essere necessaria in caso di ipertono grave ma l’entità della sfinterotomia dovrà essere ragionata in base ai parametri manometrici.
Spero di essere stato chiaro ed esaustivo

Gentile Dottor Nicastro, da più di un anno ho una ragade anale comparsa in seguito a un piccolo intervento per bonifica condilomi. Escludendo la sfinterotomia, volevo sapere se Lei effettua la dilatazione con palloncino e, se si, quali sono le probabilità di guarigione e la spesa dell'intervento.

Caro Sig. Ferruccio,
la ringrazio per la fiducia accordatami e cerco di rispondere alle sue domande. Pratico la tecnica della dilatazione con palloncino che altro non è che una sfinterotomia radiale. Per il costo dell’intervento è necessario che il preventivo venga fatto a seconda di diverse esigenze (esami pre-operatori, eventuale degenza ecc.). Però tale tecnica è consigliabile solo nella ragade acuta, mentre nella ragade cronica (come presumo sia la sua vista la data di insorgenza) preferisco attuare una fissurectomia mentre la sfinterotomia viene indicata solo in presenza di spasm dello sfintere einterno. Questa ultima evenienza potrà essere accertata solo con un esame manometrico. Come vede anche una patologia semplice se inquadrata da un punto di vista specialistico prevede diverse opzioni terapeuitche, non ltime quelle strettamente mediche. Se lei è disponibile e lo ritiene opportuno sono a sua disposizione per visitarla. Potrà chiamare presso il mio studio dell’European Hospital nei giorni di luned’, mercoledì e venerdì e chiedere un appuntamento. La mia visita è sempre completata con una videoproctoscopia digitale che permetterà di stabilire il grado di severità della sua ragade anale e quindi potrò darle uleteriori indicazioni terapeutiche.

Salve dottore, la ringrazio anticipatamente per questo spazio, mi da sollievo sapere che ci sono medici come lei. Ho 28 anni, vivo a Cagliari. Lo scorso 25 gennaio 2007 sono stato operato di ragade anale, precisamente: una Sfinterotomia interna P. laterale sinistra. L'intervento secondo i medici è andato a buon fine. Sono stato dimesso pur avendo segnalato delle strane contrazioni irregolari allo sfintere. - 27 Gennaio: Purtroppo i medici si sono dimenticati il tampone emostatico, il quale è stato rimosso parzialmente a casa, dopo che il sottoscritto ha ingerito 5 lassativi (movicol) per eliminare le feci di 3gg. Dico parzialmete perchè, la garza è rimasta a penzoloni in quanto si era attaccata alla cicatrice fresca di due gg post operazione. Questo mi ha costretto, quasi in stato di shock, a "correre" in clinica per farla rimuovere...Non le dico il dolore. DUE STRAPPI !! Credevo di morire. Rassiurato dal medico di turno sono rientrato a casa. 6 Febbraio 2007. Prima (anche l'ultima) visita di controllo. La dottoressa mi conferma che il mio "sedere" (scusi l'ironia) è a posto, non ho bisogno di una ulteriore visita di controllo. Posso andare a casa.Ieri 1 marzo sono incominciati dei pruriti e delle fitte insopportabili. In tutti questi giorni (un mese e più)ho eseguito degli sciacqui (3-4 volte al dì)con un detergente: POLYVE. Non ho fatto altro. A cosa sarà dovuto? ALimentazione? Le feci le ho fatte sempre molli. Sarà rispuntata la ragade? Spero di no!! Anche perchè sto vivendo un incubo! Manco da lavoro da circa 2 mesi. Sta diventando una situazione insostenibile. La prego di illuminarmi...! La settimana prossima mi recherò alla clinica per una visita straordinaria, ma anche in un ospedale pubblico per effettuatuare una visita incrociata in modo da avere la conferma che quell'equipe medica abbia fatto un buon lavoro. Cosa dovvrò segnalare a questi medici?? Sono disperato. Ps. Il chirurgo che mi ha operato mi ha consigliato una RETTOSIGMOIDOSCOPIA passati i 30 gg. (siamo a quota 34) Il mio medico di famiglia me l'ha sconsigliata, in quando è ancora presto e potrebbero lesionarmi qualsosa. MI FERMO QUI!! Spero di non averla annoiata....

Caro Sig. Corrado,
la sua è una storia un pò complicata per essere riferita ad un intervento per ragade anale. Alcune cose non sonoc hiare come l’uso di un tampone post-operatorio, che ormai nei centri specialistici è posizionato raramente. Inoltre ha mai fatto accertamenti pre-operatori (rettoscopia, manometria ano-rattale) prima dell’intervento? L’intervento per ragade anale prevede la sfinterotimia quando la ragade è sostenuta da un ipertono anale, confermato da una manometria ed in caso di ragade cronica, nella mia esperienza, eseguo sempre una fissurectomia. Dopo l’intervento di ragade anale i pazienti dovrebbero aver risolto il dolore lla evacuazione. Per questo le consiglio una visita colonproctologica completata con una Videoproctoscopia Digitale al fine di chiarire il grado della ragade e la sua fase di cicatrizzazione. Se lo specialista lo ritenesse necessario, dovrebbe anche eseguire una manometria ano-rettale. Solo dopo queste valutazioni è possibile prevedere una terapia adeguata al suo caso.

Gentilissimo Dott. Nicastro, Sono una ragazza di 29 anni. Sono molto spaventata e preoccupata, in quanto in questi ultimi 3 giorni ho avvertito brucione anale improvviso che ho sempre più o meno lieve anche quando mi siedo, durante la defecazione 2 giorni fa con iniziale dolore ho visto sulla carta igienica parecchio sangue color rosso vivo e questa sera stessa defecando nuovamente con un pò di dolore ho riempito il wc di sangue nell'uscita con le feci che poi è terminato con un gocciolamento di sangue sempre rosso vivo, mi è sembrato un pò troppo. Mi recherò immediatamente dal mio medico curante, ma vorrei sapere di cosa può essere e cosa mi consiglia...leggendo su internet mi sono ulteriormente spaventata.Grazie infinite per la sua risposta, spero mi risponderà a breve. Buona giornata

Cara Sig.ra Silvia,
i suoi sintomi sono correlati all’insorgenza di una ragade anale. Infatti tale patologia si manifesta con dolore all’evacuazione, che può perdurare anche nel corso della giornata soprattutto se si associa uno spasmo sfinterico, e con il sanguinamento (più o meno abbondante). La ragade è una patologia benigna ma dolorosa. Il mio consiglio è di sottporsi ad una visita specialistica per la conferma della diagnosi, prima di eseguire terapie a base di creme e pomate. Il 90% delle ragadi acute si risolve spontaneamente e solo il 10% diventa cronica. Curi l’alimentazione aggiungendo una adeguata quantità di frutta e verdura, e eva almeno 2 litri di acqua al giorno. Ammorbidire le feci significa non porre in tensione l’ano durante la defecazione e favorirne la cicatrizzazione. Auguri (anche perchè oggi è una giornata speciale per tutte le donne ma che dovrebbe essere tale per 365 giorni l’anno).

Egregio Dottore, volevo avere alcuni chiarimenti in merito ad un problema che continua a persistere a seguito di un intervento di prolasso anale e ragade (diagnosi: prolasso emorroidario; tipo di intervento: proctopessi con Stapler n. 33) effettuato in unica soluzione nel settembre del 2005. A seguito dell'intervento, manifestavo bruciore e grande fastidio: a febbraio 2006 la diagnosi è stata: presenza di granulomi da corpo estraneo (agraphes) dal canale anale in pz.; sottoposto ad un secondo intervento per rimozione di agraphes e D.T.C. di alcuni granulomi. Il bruciore continuava a persistere e in aprile 2006 ho effettuato una RSScopia; qui riferico il referto: esame limitato al sigma medio per feci formate. La mucosa appare edematosa senza peraltro evidenti erosioni o ulcere. A livello sovranfiterale parete posteriore presenza di ulcera con agraphe metallica al centro e tessuto pseudopolipoide di granulazione E' passato più di un anno, visite e consulti non sono bastati a risolvere questo fastidio; assumo FLAGYL 250 mg compresse 3 volte al giorno e applico con la regolarità di 2 volte al dì ANTROLIN pomata. Il Dott. M. Urologo presso l'ospedale di C., a seguito di una visita effettuata il mese scorso, ha riscontrato presenza di adenoma centrale di modesta entità; ecostruttura interna lievemente disomogenea. Può esprimere un giudizio al mio caso? Questo disturbo alla prostata può essere causato dal problema anale? La ringrazio per l'attenzione prestatami

Egregio Sig. Decio,
sono purtroppo frequenti le complicanze legate alla proctopessi con suturatrice meccanica. La complicanza da lei subita è anch’essa frequente, infatti granulomi e proctite ulcerativa sono lesioni riscontabili in molti pazienti sottoposti a tale intervento (nell’ultimo mese ho operato quattro pazienti nella sua medesima situazione). Quello che non è chiaro nella sua richiesta è se hanno mai fatto un esame istologico sulle lesioni asportate e se hanno eseguito biopsie (soprattutto sull’ulcera) durante la sigmoidoscopia e se l’agraphe è stata rimossa. Inoltre non si fa cenno all’eventuale stato del canale anale. Riguardo il problema prostatico l’intervento non ha potuto causare un adenoma, invece molte delle patologie anali hanno come sintomi collaterali disturbi prostatici infiammatori (prostatiti). Il mio consiglio è di valutare correttamente la situazione anatomico ano-rettale con una videoproctoscopia e fare una giusta diagnosi della patologia anale che l’affligge, perchè una patologia persiste altrimenti perchè userebbe antrlin da più di anno?

Egregio Dottore,
La ringrazio per la tempestiva risposta Volevo informarLa circa gli ultimi accadimenti sul mio caso. Nell’ultima settimana si è manifestata un’eruzione perianale a livello esterno. Rispondo alla sua domanda se ho effettuato un esame istologico: no nessuno me lo ha mai consigliato, ne ho mai eseguito biopsie. Inoltre ho subito un primo intervento a febbraio dello scorso anno per la rimozione di agraphes, ma evidentemente non riuscito poichè la agraphe o le agraphes sono ancora presenti; solo i primi mesi dopo l’intervento mi sembrava di stare meglio, ma appena è arrivato l’autunno il problema è risorto. Proprio l’altro giorno il Dott. N. mi ha effettuato una videoproctoscopia; qui recito il referto: “Abbondanti feci in ampolla rettale. Mucosa sostanzialmente normale con evidente irregolarità pseudopolipoide a livello del retto sovrasfinteriale, con agraphe metallica. Dermatite della regione perianale” Ho smesso nel frattempo di applicare ANTROLIN e assumere FLAGYL non per consiglio dei medici, ma perchè ho iniziato ad avere problemi di stomaco, e perchè penso che l’eruzione perianale sia dovuta a un uso eccessivo di espedienti per alleviare il dolore. L’unica cosa di cui faccio uso al momento è DORA-DOL, una iniezione alla sera per calmare il dolore che è estenuante e profondo: un minimo per alleviare per pochi istanti questo bruciore che spesso è causa anche di
sensi di vomito. Mi creda Dottore, non ho più la forza di andare avanti Cosa ne pensa? Della rimozione dell’agraphe nessuno ne parla: a questo punto penso che non sia la fonte del mio problema Spero possa aiutarmi anche solo leggendo tra le poche righe, a trovare una risposta al mio caso e se Lei lo riterrà opportuno ai fini della risoluzione definitiva, sarei disposto ad affrontare un viaggio per venirLa a trovare… ma non ha idea di quanto mi costi questo sacrificio
in questo momento! La ringrazio ancora per l’attenzione Cordialità

Caro Sig. Decio,
lei non ha eseguito una videoproctoscopia (dalla sua descrizione) ma una normale rettoscopia che non ha dato evidenze relative allo stato del canale anale. Mi scuso si insisto ma credo che nel suo caso è necessario una attenta valutazione. Anche la presenza della eruzione cutanea e della dermatite sono sintomi correlati che andrebbero valutati.

Salve dottore spero di avere una risposta alla mia domanda visto che sono alquantio preoccupato. Ho una ragade anale che mi è stata diagnosticata un paio di anni fa;non mi poorta particolari fastidi eccetto un pò di sanguinamento in periodi in cui non vado regolare in bagno e a volte prurito. Nell'ultimo periodo ho un pò di prurito e cerco di pulirmi accurattamente dopo essere andatpo in bagno per evitare infezioni.Lavandomi ho spinto il dito appena all'interno del canale anale per pulire meglio la zona e mi sono accorto di una piccola escrescenza dura che sta appena all'interno del canale. Cosa può essere?devo consultare uno specialista? In attesa di una sua risposta le porgo i più cordiali saluti

Egregio Sig. Marco,
lei deve consultare uno specialista per una cura definitiva della ragade anale. L’escrescenza palpata è solo una conseguenza della presenza della ragade e può essere una marisca, o una papilla ipertrofica, o una emorroide sentinella. Tute comunque patologie benigne. Però la sua ragade deve essere cutara per scongiurare l’eventuale insorgenza delle complicanze legate alla sua presenza uali l’ascesso e la fistola perianale. Inoltre sanguinamento e prurito sono i sintomi della ragade e soprattutto per il prurito il tentativo di risolverlo lavandosi bene e spesso non solo è inutile ma può essere anche dannoso per la cute perianale. Il mio consiglio è di eseguire una visita specialistica con videoproctoscopia ed eventuale manometria ano-rettale per una corretta diagnosi e terapia.

Gentile dottore, soffro emorroidi ho 36 anni il gasrtoenterologo mi ha diagnosticacato tra II e III grado non congeste, inoltre ha individuato individuato una ragade che sto curando con antrolin le chiedo mi dovrei operare in vista di una futura gravidanza? grazie

Cara Sig.ra Paola,
prima di ogni cosa bisogna stabilire perchè ha una ragade e le emorroidi. Se alla base delle patologie vi è una stipsi bisogno correggerla. Se la ragade è cronica potrebbe essere indicato l’intervento chirurgico. Nelle emorroidi di II grado si può prescrivere una terapia medica, nelle emorroidi di III grado l’indicazione è prevalentemente chirurgica ed in base alle caratteristiche cliniche, scegliere il migliore tattamento. Se lei è affetta da emorroidi di III grado, quindi prolassate al di fuori del canale anale una gravidanza potrebbe causarle un peggioramento e renderle sintomatiche (dolore e sanguinamento) ed è giusto valutare la risoluzione della patologia. Il cosniglio è fare una visita colonproctologica completata con una videoproctoscopia digitale ed in base ai risultati programmare una adeguata terapia che contempli anche il trattamento della ragade anale.

Da parecchi anni soffro saltuariamente di bruciori nella parte alta dell'ano che undermatologo ha diagnosticato come ragadi. Ho sempre risolto utilizzando per qualche giorno CENTERIL H. Ultimamente ho avuto anchedelleemorroidi (Raramente ne soffro) IL chirurgo mi ha diagnosticato un intenso spasmo dello sfintere con presenza di emorroidi esterne trombizzate. Si consiglia Dilan e pomata HAMOVASAL dopo 40 giorni le emorroidi che non mi hanno mai dato fastidio sembrano scomparse. Tuttavia il bruciore che sarebbe dovuto scomparire con il dilatatore é rimasto. Non ho mai riscontrato sangue e pus negli indumenti e non avverto fastidi nella defecazione. Tuttavia quasi contemporaneamente sono stato colpito da leggeri dolori al basso vente che con l'uso prolungato di Duspatal non sono cessati. L'internista nella palpazione del ventre avverte sofferenza. Mi ha prescritto Rx- Clisma opaco. Le due patologie sono correlate? Nella mia zona (Ascoli piceno) non vi sono Protcologi e quindi mi sono limitato ad effettuare quanto detto.

Caro Sig. Cesare,
purtroppo non visito ad Ascoli Piceno. Riguardo i sintomi che descrive possono essere correlati ad una Sindrome del Colon Irritabile ma è anche possibile che soffra di una patologia infiammatoria dell’utlimo tratto del rettto (proctite). La diagnosi di ragade anale anche se corretta non è stata seguita da una corretta terapia ed è logico che le pomate antiemorroidarie non facciano effetto in quanto, come lei sostiene, di emorroidi non soffre. Il mio consiglio è di effettuare una visita colonproctologica completata con una Videoproctoscopia Digitale. Solo se durante la visita viene accertato uno spasmo potrebbe essere indicata la manometria, ma penso che questo
sia solo un passo successivo. Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti

egregio dottore non ricordo se in passato o parlato anche con lei, è più di un anno che sto soffrendo tremendamente di dolore all'ano,(premetto che in passato seono stato operati di emorroidi nel 1979) alcune diagnosi mi hanno detto ragade anale cronica ristringimento anale ipertono sfinterale,dope alcune cure mediche con varie pomate anche alla nitroglicerina al 2per mille per due mesi senza risultati soddisfacenti, a settembre 2006 dopo aver sofferto tremendamente senza poter uscire di casa per mesi mi sono sottoposto ad intervento chirurgici di anoplastica ricoverandomi per tre giorni operato sotto anestesia totale, senza peraltro aver risolto il problema i dolori anche se non come i precedenti sono tutt'ora presenti anche per tutto il giono, una visita da un'altro chirurgo che mi ha detto, la ragade è ancora presente hai avuto una recidiva dopo solo un mese dall'intervento chirurgico, se tu vuoi a tuo pericolo (incontinenza) io ti opero di nuovo ma non garantisco per un'eventuale perdita delle feci,allora ho riprovato con dieta ipocalorica pomata alla nitroglicerina per altri 40 giorni, con scarsi risultati nonstante io faccia una dieta ipocalorica assunzione di fibre e mangi molta frutta e verdura bevo molta acqua e faccio mivimento lunghe camminate, sento che quando le feci passano sul retto lesionano la ragade che sanguina e mi da dolri fortissimi la qualita della vita non è più molto soddisfacente ho paura di andare anche in depressione sono un uomo di 58 anni in pensione ho lavotrato in ospedsale a perugia 36 anni non so più cosa fare, sia cosi cortese di rispondermi magari dicendomi come posso risolvere il problema qui a perugia a quanto ho capito non ci sono specialisti in merito. un cordiale saluto

Caro Sig. Claudio,
è probabile che l’intervento chirurgico non abbia sortito l’effetto sperato e che vi sia permanenza di ragade. Riguardo l’ulteriore trattamento, mi sembra strano che lei sia a rischio di incontinenza e questa affermazione è possibile solo dopo aver eseguito una manometria anale per valutare la corretta funzionalità degli sfinteri anali. Comunque in presenta di ragade con ipertono anale è consigliabile eseguire una fissurectomia ed una sfinterotomia graduata in base ai valori della manometria. In assenza di ipertono la senplice fissurectomia potrebbe risolvere i suoi problemi. Questo in teoria, nella pratica dovrebbe sottoporsi ad una visita specialistica con videoproctoscopia digitale per avere una corretta diagnosi sulla situazione anatomica dell’ano e del retto.

Salve, sono un ragazzo di 18 anni, e da qualche mese, riscontro sangue nelle feci,ma non proprio nelle feci, e sento bruciore. Cosa può essere? Aspetto una Vs gentile risposta. Grazie, Saluti

Caro Sig. Alfonso,
la presenza di sangue rosso vivo all’evacuazione con dolore o bruciore è un sintomo correlabile a diverse patologie anali (ragadi, emorroidi, proctite). Il mio consiglio è di effettuare una visita specialistica completata con una videoproctoscopia digitale al fine di derimere la diagnosi e definire la terapia.
Cari saluti

vorrei sottoporle la mie perplessità dopo un intervento di sfinterectomia con flap v-y,fatto in data 0.11.2006,a pd . a distanza di mesi accuso ancora infiammazione al lato opposto con un prurito perianale dopo la defecazione . Ho provato varie terapie senza risultato,vari antiinfiamatori, brufen voltaren ,dando un discreto risultato ma all'insorgere del prurito la situazione ritorna come precedentemente indicato. La ringrazio sin da ora per la cortese attenzione e attendo se non disturbo un suo parere anche su cosa usare o fare . Distinti saluti

Caro Signore,
presumo che l’intervento di sfinterectomia sia stato necessario per la cura di una ragade anale ed il flap eseguito è stato dettato per coprire lo spazio della fissurectomia. I sintomi rivelati possono essere dettati da una cattiva cicatrizzazione del flap ed il prurito potrebbe essere secondario ad una ipersensibilità della regione perianale dovuta alla presenza di un “ano umido”. Mi perdoni ma queste sono solo supposizioni, per una più reale discriminazione sarebbe necessario avere più nortizie cliniche (anamnesi esami effettuati, grado di patologia entità reale dell’intervento). Il mio consiglio è di eseguire una videoproctoscopia digitale in modo da definire lo stato attuale del canale anale ed eventualmente ripetere una manometria anorettale. Cari saluti

salve egregio dott attilio, sono un giovane 28 sardo, da 5 anni soffro di ragadi anali, che mi comportano perdite di sangue rosso vivo ogni qualvolta mi devo sforzare eccessivamente per andare in bagno.I primi sintomi li ebbi 4 anni fa'sembrava avessi risolto il problema, con una pomata cicatrizzante la fitostimoline, per quasi 1 anno e mezzo nn ho avuto + sintomi, poi però nn so se vi è qualche legame ma ad ogni periodo di inattività cioè quando nn lavoro che corrisponde anche a periodi di forte stress, divento stitico e quando sforzo per defecare sembra che la pelle si spacchi e fuoriesce sangue associato a forte prurito, pizzicore. ho fatto da circa 6 mesi una visita proctologica dal dott MF, non so cosa mi abbia fatto forse una manometria ma dopo la sua visita sembrava che il dolore fosse scomparso, mi ha detto che ho una ragade piccola cronica, e mi ha detto di usare i dilatatori 2 volte al dì. Con i dilatatori ho avuto dei benefici, li ho usati per un mese io dilatan appunto, ma dopo aver smesso, perchè non volevo essere dipendente da questi , e essendomi ritornata un po di stipsi, il problema è riaffiorato. Lo so che la soluzione più efficace è l'operazione, ho fatto anche una visita proctologia in un policlinico e dopo avermi fatto una manometria, il chirurgo mi ha detto anche lui che avevo una ragade cronica e mi ha detto di fare la cura per un mese anche lui con il dilatan e di mangiare molta frutta e verdura, altrimenti se volevo rislvere c'era l'operazione. ma io dott temo perchè, documentandomi in internet ho letto di casi di incontinenza, da feci o gas, insomma nn voglio diventare invalido a 28 anni?? lei che ne pensa con l'operazione cè anche il 10% di diventare incontinenti?? eppoi una ltra cosa credo che il problema dello sfintere dipenda molto dal mio sistema nervoso in quanto mangio regolarmente frutta e verdura bevo molto, cammino molto, ma sono fortemente stressato. questo perchè nei periodi in cui lavoravo regolarmente, sembrava la ragade fosse stata debellata definitivamente, e poi volevo chiederle se l'assunzione della pomata alla nitroglicerina che rilassa lo sfintere può essere un alternativa all'intervento, oppure visto che la mia ragade è cronica non c’è altra soluzione se non l'operazione?? la prego resto in attesa di una sua risposta.

Caro Giuseppe, penso proprio che non c’è alternativa all’intervento. Le sue paure sulla incontinenza post-operatoria sono in parte giustificate ma quel 10% di complicanza è in relazione, a mio parere, ad una condotta errata del chirurgo. Una sfinterotomia interna se ben condotta non porta alcuna incontinenza. Ma l’intervento non deve basarsi solo sulla sfinterorotomia ma anche sulla fissurectomia e la completa toilette delle marische, papille ipertrofiche ed emorroidi sentinella, naturalmente se queste lesioni sono presenti. Per confermare la presenza di queste lesioni e anche l’esata entità della ragade dovrebe seguire una videoproctoscopia digitale mentre la manometria è utile per valutare l’eventuale ipertono dello sfintere interno. Però qualsiasi tecnica si utilizza per la terapia della ragade anale l’unica vera terapia è la risoluzione della causa e enel suo caso la stipsi. Per questo dopo l’intervento dovrà accuratamente tenere sotto controllo tale evenienza aiutandosi (soprattutto nei periodi di stress, ed in questo andrebbe valutata anche la sindrome del colon iritasbile) con l’assunzione di fibre come lo psyllium cuticola e bere molta acqua. Resto a sua disposizione.Cari Saluti

Salve egregio dott nicastro, volevo chiederle alcune cose che mi sono dimenticato di scriverle nella mail precedente. Ma l’operazione avviene in day hospital cioè 1 giorno?? io ho terrore dell’ospedale in generale, e dopo l’operazione non c’è la soluta certezza che la ragade nn ricompaia ?? perchè regolarmente vado dall’1 alle 2 volte al giorno in bagno solo che appunto mi devo sforzare parecchio, ma lo stimolo lo ho ogni giorno, quindi anche dopo operato ho paura di dover continuare a soffrire, ma il dolore dell’operazione dura molto? e le prime evacuazioni post operatorie sono sanguinolente? poi mi dica un’altra

Caro Sig. Giuseppe,
l’intervento chirurgico per ragade anale (almeno per la tecnica che io eseguo) non prevede il dolore dopo l’intervento anzi vi è l’immediata risoluzione del dolore. Il chirurgo deve essere pratico di proctologia e con esperienza. Riguardo la scelta dove farsi operare non possso darle giudizi. La scelta del chirurgo è del tutto personale e deve avere l’estrema fiducia del paziente.
Cari saluti

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