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Domande e risposte su: Emorroidi

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Ill.mo dottore, La ringrazio per la velocissima risposta. Chi parla male della Sanità Italiana e dei Medici che ne fanno parte non ha capito nulla. Il problema vero, si sa, sta da un'altra parte !!! Mi perdoni se approfitto ancora, ma vedo che Lei non accenna, con riferimento al sanguinamento,alla possibilità che il continuo sali/scendi delle emorroidi possa aver provocato delle fissure. Nel caso affermativo la dearterializzazione risolverebbe anche il problema delle fissure eventuali? L'infiammo può essere combattuto con il nimesulide? Grazie infinite ancora una volta.

Caro Signor Massimo,
Il sanguinamento non necessariamente proviene dalle fissure, se con questo termine intendiamo ragade anale (in inglese fissure) ma semplicemente dalla lesione della vena emorroidaria ed in tal caso la dearterializzazione è efficace anche sul sanguinamento. In caso di ragade l’intervento da proporre è doppio: fissurectomia e THD. L’infiammazione può essere combattuta con gli antinfiammatori ma non bisogna abusarne.
Cari saluti

Buongiorno Dottore, le esplico il mio caso: negli anni passati ho sofferto di emorroidi. Una volta dignosticate di II/III grado mi sono deciso per mettere fine a un autentico calvario all intervento sec. Longo (dicembre 2007).Piano piano alcuni sintomi sono ricomparsi come se l intervento avesse ridotto ma non risolto il problema. Da giugno mi sono sottoposto a 2 sedute di legatura elastica che hanno leggermente migliorato la situazione fino a quando settimana scorsa dopo un evacuazion ho avuto una trombosi che non avevo da un paio d'anni. Cosa vuol dire? Conviene rioperarsi? Mi illumini, la prego.

Caro Signor Carlo,
se ha avuto modo di leggere sui vari forum e anche sul mio potrà trovare molte situazioni simili alla sua. Purtroppo, non mi stancherò mai di ripeterlo, la tecnca sec. Longo non è adeguata, secondo il mio modesto parere, per la cura della patologia emorroidaria e la sua diffusione e pubblicità è dovuta più a fattori “commerciali” che ad un vero interesse scientifico. Secondo me lei dovrebbe sottoporsi a una visita proctologica completata con una videoproctoscopia digitale che metterà in chiara evidenza la reale situazione della patologia che l’affligge. Solo dopo è possibile stabilire un adeguato percorso di terapia con l’intento di risolvere definitivamente la malattia.
Cari saluti

gentilissimo dottore premetto che non ho problemi di stipsi. sono al 9 mese di gravidanza e nonostante prenda ferrograd non ho problemi di "defecazione" anzi! 6 giorni fa ho iniziato ad avvertire una strana sensazione dopo il rilascio dello sfintere...dolorosa ma finiva li, l'ho presa come un riscaldamento da salame piccante e non le ho dato la giusta importanza! tre giorni fa è invece iniziato il vero calvario...sono fuori uscite le emorroidi di cui non avevo mai sofferto..tutte da uan parte dell'ano,..nella sera il dolore è diventato atroce ed ho usato "preparazione h" ma non m'ha fatto assolutamente nulla! dopo una notte insonne ho cambiato crema e sono passata a "proctoril" col quale ho iniziato ad avvertire piano piano il miglioramento! quello che non riesco però a capire è come mai sento tipo una serpentina che mi tira le emorroidi su e poi sole sole riscendono. e' la terza volta che mi capita in due giorni....e' normale, è comunque un buon sintomo! mi scusi se mi sono dilungata e spero di essermi spiegata. la saluto fiduciosa buona serata e buone feste

Cara Signora Maria,
la patologia emorroidaria spesso insorge, complicandola una tantino, durante la gravidanza
indipendentemente se la persona è stitica o meno. In molte donne è il parto naturale l’elelmento scatenante la patologia ma in ogni caso prima di praticare automedicazioni sarebbe opportuno rivolgersi al medico, farsi visitare per accertare la reale diagnosi e sarà il medico a dare le adeguate cure compatibili anche con il particolare stato di gravidanza o di allattamento.
Cari saluti

Gentile professor Nicastro, La ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità.Ho 33 anni e nell'aprile 2008 mi sono sottoposta ad un intervento di emorroidectomia (con criotrapia selettiva e legatura)in seguito ad una tromboflebite.Dopo una degenza di circa 1 mese (in cui ho patito le pene dell'inferno a letto per via della legatura e il distacco delle emorroidi) ho incomiciato a accusare forti dolori all'interno dell'ano all'altezza del coccige(zona in cui durante la crisi emorroidaria sentivo maggiormente dolore).Tali dolori e fastidi erano talmente persistenti che mi vedo costretta a Luglio a tornare dal chirurgo,il quale dopo una visita "manuale"mi dice che avevo una ragade proprio dove c'era il trombo e che non aveva visto durante l'operazione!.Così mi sottopongo a sfinterectomia laterale.Ma da quel giorno non ho più pace..Non riesco più a stare seduta perchè ho dolore persistente al coccige e che si espande al gluteo destro.A ciò si aggiungono i fastidi interni all'ano quali bruciore e sensazione di avere ancora le emorroidi.Premetto che non ho dolore durante la defecazione (salvo i giorni in cui c'è stitichezza)nè tantomeno perdite di sague.Alla visita postoperatoria il chirurgo mi tocca "col dito" sotto la punta del coccige e mi dice che c'è una lussazione.Da qui seguono risonanze magnetiche e radiografie che però non rilevano niente a livello osseo.Intanto non riesco neanche a piegarmi in avanti poichè sento che qualcosa si strappi o tiri.Non so più che fare.ho provato di tutto:supposte, antinfiammatori..ma nulla.Che devo pensare? Che l'intervento non sia stato eseguito bene?Che hanno reciso un nervo? Cucito male?Hanno creato ua contrattura?Tagliato troppo il muscolo? Toccato qualcosa(a livello osseo)che non dovevano toccare?Mi dia,per favore,un suo parere( e/o consiglio) Lei su cosa fare. Spero di averLe fornito le necessarie informazioni. Grazie per la cortese attenzione.

Cara Signora Ilenia,
sinceramente qualcosa è accaduto durante l’intervento se è stato necessario 1 mese di ricovero quando normalmente sono necessarie 24 ore. Sicuramente la sua ragade andava
meglio definita e diagnosticata e la sola esplorazione rettale non è sufficiente, secondo il mio parere, per eseguire una sfinterotomia. Sicuramente bisogna che lei si sottoponfìga a una visita colonproctologica (vera) completata con una videoproctoscopia digitale al fine di documentare e diagnosticare la situazione attuale della patologia ano-rettale che la sta facendo soffrire. Solo un appunto la crioterapia delle emorroidi è da anni bandita dalle società chirurgiche specialistiche colonproctologiche di quasi tutto il pianeta. Mi perdoni la radicalità della risposta ma penso ( con un po di sdegno) che il “chirurgo” che ha avuto modo di curarla doveva almeno approfondire la diagnosi per stabilire la causa della sua sofferenza.
Cari saluti

salve, ho letto molte delle sue risposte e a saperlo prima non avrei affrontato un'operazione. Dopo il parto anche durante la gravidanza sono fuoriuscite le emorroidi con sanguinamento in certi periodi. Dopo 2 anni e mezzo mi sono convinta che era giusto andare a fare una visita da un chirurgo ho cencato e ricercato su internet tutte le tecniche dopo potevo soffrire di meno perchè sapevo di dovermi operare scelgo e anche su consiglio di alcune ragazze il metodo thd. Il mio problema era la fuoriuscita delle emorroidi un prolasso del retto che dovevo far rientrare manualmente. ok mi sono operata ma il problema ci sta ancora uguale identico solo il sanguinamento è scomparso per il resto tutto come prima adesso mi chiedo ma qual'è la tecnica dove si può definitivamente risolvere questo problema? io sono ancora in cerca dell'operazione che mi faccia soffrire meno io sono andata convinta ad operarmi senza pensarci un attimo senza paure psicologicamente felice ed alla fine sono rimasta delusa e psicologicamente sto male perchè comporta un sacco di disagi in qualsiasi momento della giornata. Grazie per l'attenzione aspetto qualsiasi consiglio risolutivo.

Cara Signora Caterina,
non esiste una sola tecnica e quella più indicata è possibile deciderla solo dopo una visita completata con videoproctoscopia digitale. Riguardo la THD tecnica che eseguo con soddisfazione mia e soprattutto dei pazienti è una valida tecnica mininvasiva ma deve essere attuata con precisione e indicazione certa. Ma non è una panacea universale.
Cari saluti

Buongiorno Dottore, sono un ragazzo di 30anni e che da un'anno sto vivendo con angoscia il mio stato di salute. Mi spiego a dicembre dell'anno scorso per la seconda volta in vita mia soffro di emorroidi esterne e dolorose, ma stavolta più dolorose e non guarite dopo cura medica, allora i chirurghi dell'ospedale del mio paese decidono di operarmi con metodo Longo, ma è proprio da quel momento che non ho più pace, dopo i primi 20giorni di miglioramenti ho una ricaduta di dolore, mi viene diagnosticata una comune ragade anale scatenata da un ipertono sfinterale, ma ad aprime dopo mesi di cure mediche e infinite visite, decidono nuovamente di operarmi per cauterizzare la ragade. Durante detto intervento mi viene aportato un polipo anale(diagnosticato di natura infiammatoria). Dopo 20gg da questo intervento comincio ad avere nuovamente gli stessi sintomi, detto fatto come sopra, si arriva a fine luglio con nuovo intervento per lo stesso motivo(stavolta al policlinico di Palermo) sempre rgade e polipo(di natura infiammatoria). Inutile dire che dopo circa 20gg tutto ritorna come prima e quindi vai di cura medica senza esiti positivi, e siamo a mercoledì c.m. rioperato di ragade e asportazione di 2 polipi (da accertare la natura). Il Proctologo che mi ha avuto in cura mi ha liquidato dicendomi che sono polipi di natura infiammatoria dovuti con ogni probabilità alle graffette in titanio previste dal metodo Longo, quindi reazione naturale del corpo), chiedo se esiste una soluzione a ciò perchè per me non è normale che devo attendere(non si sa quanto) che cadano da sole queste graffette. Credo che non sia possibile che ogni 4 mesi devo operarmi e che devo rimanere con questi dolori generati da questi polipi. Le chiedo se Lei mi può consigliare qualcosa perchè io fino ad oggi ho conosciuto 5 colonproctologi che non mi sanno dire come poter uscire da questo tunnel in maniera certa e risolutiva. per il momento mi curo con fitostimoline matt e sera, detergente anestin. Mi scusi se sono stato troppo prolisso ma la storia è lunga e va menzionata tutta, per poter meglio valutare la mia situazione. In attesa di una Sua cordiale risposta le auguro buon lavoro e buon week-end.

Caro Signor Daniele,
la sua storia clinica non è rara o inusuale. Dopo l’intervento con suturatrice meccanica sono molti i pazienti che non riescono a risolvere i problemi e anzi peggiorano il loro stato. Nel suo caso credo sia opportuno porre una diagnosi corretta e inequivocabile prima di prendere in considerazione un trattamento chirurgico o farmacologico e il fatto di essere stato sottoposto a ben cinque interventi chirurgici senza alcun beneficio ben evidenzia come la diagnosi sia stata di difficile definizione. Riguardo i polipi infiammatori sono detti anche granulomi da corpo estraneo e dipendono dal tipo di intervento effettuato e non è vero che non sono un problema anche perchè se così fosse perchè asportarli? Invece essendo una nuova patologia evidenziata solo con l’avvento di questo interento ancora non ci sono dati specifici sulla loro entità patologica.
Una visita proctologica completata con una videoproctoscopia digitale potrebbe essere utile a definire la diagnosi e permettere un corretto percorso di terapia.
Cari saluti

Buonasera dott. Nicastro, forse non mi sono spiegato bene, ma quello che mi hanno diagnosticato, e' un prolasso anale di terzo grado, con una modesta emorroide, pertanto per cortesia mi puo' o meno confermare se la sua risposta e' altrettanto valida, o se esiste una cura alternativa,grazie.

Caro Signor Prospero,
mi dispiace confermare quanto detto. Per quanto mi riguarda il prolasso anale è una patologia “inventata”. Esistono emorroidi dal 1° al 4° grado, ma mi creda alla sua età il prolasso anale o rettale è un falso ideologico. Questo lo affermo secondo scienza, coscienza e conoscenza. Mi dispiace solo che alcuni appartenenti alla mia stessa categoria professionali usino definizioni per giustificare esclusivamente un tipo di intervento “di moda”. Mi permetta di finire qua ogni commento.
Cari saluti

gentile dottore, sono un uomo di 58 anni, sono affetto da morbo di wilson, l'anno scorso sono stato operato con il laser per un linfoma faringeo alla corda vocale dopo di che sono state eseguite 22 applicazioni di radioterapia.Le devo premettere che il mio medico di base mi aveva curato con abbondanti dosi di antibiotici una probabile cistite che dopo visita dallurologo si definita unsìa ipertrofia benigna della prostata. assumo giornalmente 9 pemine per il morbo di wilson un pastiglia di avocart per la prostata più un diuretico, Questa è la situziuone sino ad un mese fa. Infatti e da un mese che ho un continuo stimolo nel defecare. Le poche feci che evacuano senza alcun dolore, sono normali e non presentano tracce di sangue o di muco, Sono andato a visita dallo stesso urologo ,perchè primario in un ospedale ed ha riscontrato dei noduli che lui ha definiti emorroidi interne ed una piccola ragade. come cura mi ha prescritto una supposta di topster alla sera e della pomata trofodernin. Dopo otto giorni non ho avuto nessun miglioramento sto anche bevendo delle tisane per regolarizzare il ciclo delle evacuazioni. Non so che fare, sono stressato per le precedenti malattiei sopra decritte, il 14 dicembre devo presentare un mio libro, sono disperato mi dia un consiglio anche provvisorio per arrivare senza questo tremendo fastidio e bruciore a quella data. la ringrazio anticipatamente per la risposta

Caro Signor Salvatore.
se la diagnosi dell’urologo è esatta purtroppo la terapia consigliata è inadeguata. Le supposte di Topster (cortisonico) possono curare le infiammazioni dell’ultima parte del retto ma non le emorroidi così la presenza di una eventuale ragade anale non può essere curata con la semplice crema di trofodermin. Comunque è buona norma prima di prescrivere una terapia confermare una diagnosi. Una visita procotlogica completata con una videoproctoscopia dirimerebbe ogni dubbio e permetterebbe un adeguato percorso di terapia. Mi perdoni se non posso essere pi esaustivo ma mi creda è contro ogni principio etico prescrivere terapie senza visitare un paziente e soprattutto attraverso l’etere.
Cari saluti

gentile dottore, sono una ragazza che si e' operata di recente di marasche delle emorroidi apparse in seguito a emorroidi II grado; la domanda che le vorrei fare e' : come mai in seguito all'escissione e' apparsa una trombosi (eliminata durante la guarigione dell'escissione) e non solo, a 1 mese della guarigione mi sono rimaste delle escrescenze al livello dell'ano dure e abbastanza dolorose che provocano prurito; secondo lei l'escissione non è stata ben fatta oppure dietro alle marische c'era dell'altro che ne e' uscito fuori solo ora? Lei che mi consiglia : di operarmi un'altra volta? grazie

Cara Signora Narcisa,
l’asportazione delle marische solitamente è eseguita contestualmente alla asportazione delle emorroidi. Mi sembra di capire che non è stato fatto alcun trattamento sulle emorroidi e forse per questo è comparsa la trombosi e le escrescenze rappresentano le coicatrici residue all’intervento. Si sottioponga a visita specialistica per poter definire meglio lo stato atuale della malattia, magari completata con una videoproctoscopia, solo dopo è possibile stabilire un adeguato percorso di terapia.
Cari saluti

Salve dottore, la contatto perchè sono anni che ormai ogni tanto mi fuoriescono le emorroidi dal plesso anale e risultano sanguinare, a volte solo una piccola strisciata sulla carta-igienica, a volte abbondantemente. Dalla colon eseguita 4 anni fà risultava che avevo emorroidi di secondo grado e un prolasso. Io soffro di Morbo di Becket a livello intestinale che a volte mi fà infiammare l'intestino che mi sanguina. Cosa posso fare? Tra l'altro non so se è normale ma se faccio sforzi pesanti sento subito un peso in basso a dx all'addome e mi fuoriescono le emorroidi. Mi può dare una dritta per favore. Solitamente mi curo con capsule di arvenum. Grazie per la risposta. Stefano

Caro Stefano,
una buona dieta per mantenere una evacuazione più morbida possibile è il primo accorgimento da attuare (evitare gli alcoloci, i cibi piccanti ecc), ma questo credo che sia già attuato nel suo caso. La patologia di secondo grado se è sintomatica può essere trattata con beneficio con la sola terapia medica; questa comunque deve essere sempre prescritta dal medico che ha la possibilità di visitarla e quindi porre i giusti provvedimenti. I flavonoidi vanno bene per la prevenzione degli attacchi acuti e anche l’uso di detergenti e di creme e pomate idonee possono essere di corredo alla terapia.
Cari saluti

buon giorno subito dopo intervento con metodo milligan-morgan-ligasuremi sono comparse altre protuberanze simili alle emorroidi dolorose e fastidiose la cosa è normale si riassorbono con il tempo . la ringrazio

Caro Signore,
se queste protuberanze appaiono nell’immediato post operatorio probabilmente rappresentano solo l’edema infiammatorio delle ferite chirurgiche e dovrebbero diminuire e scomparire man mano che avviene la cicatrizzazione. Se persistono per molti mesi credo sia opportuno consultare il chirurgo che ha effettuato l’intervento per una nuova valutazione clinica.

Salve Dottore posso chiederle un parere? Un anno fa ho fatto una colonscopia e mi hanno trovato emorroidi interne erose. Soffro di stitichezza..non ho dolori di pancia ma ci sono periodi in cui vado di corpo ogni 4 giorni. Da un mese a questa parte ho iniziato a prendere della crusca per colazione e bere molta acqua. Beh adesso quasi tutti i giorni vado di corpo ma mi fa male a defecare. La carta si sporca leggermente di sangue ma ho dolore all'inizio della defecazione. Come mai adesso che vado regolarmente non mi passano? cosa mi consiglia? Saluti

Caro Signore,
anche se non è mia abitudine rispondere a lettere non firmate, vista la particolarità sintomatologia le consiglio di sottoporsi ad una visita proctologica con videoproctoscopia digitale. I sintomi descritti fanno supporre la presenza anche di una ragade anale (dolore alla defecazione) oltre che alle emorroidi precedentemente diagnosticate. La colonscopia purtroppo non è discriminante per le patologie anali e per questo le consiglio un ulteriore approfondimento. La visita è necessaria anche per la definizione della stipsi e il suo corretto trattamento.

Egreg.dottore,ho 60 anni soffro da moltissimo tempo di emorroidi di 4°,dopo aver girato,sentito,ho effettuato molte visite da poco secondo l'ultimo medico dovrei fare endoscopia e sottopormi a intervento chirurgico per esportazione delle emorroidi e a suo parere anche dolorosissimo. Ho preso una decisione di tenermi le mie emorroidi e convivere con la malattia.Posso dire che con dovute accortezze si può sopportare,quali possono essere delle strategie per avere meno disturbi? medicinali, dieta,bevande,cristeri,lavarmi con acqua calda,fredda e il sale è controindicato visto che quando sono al mare trovo sollievo in acqua? Penso che questa lettera e la sua risposta possa essere di aiuto a molte grazie

Caro Signor Stefano,
la risoluzione delle emorroidi di 4° grado è esclusivamente chirurgica. L’intervento di emorroidectomia se ben condotto è privo di dolore post-operatorio. Mi sorprende il fatto che il medico che ha proposto l’intervento le abbia potuto dire che è dolorosissimo. Questa è storia della
medicina o è mancanza di specializzazione. Purtroppo i consigli per evitare che la sua malattia emorroidaria possa non dare sintomi sono tanti e molte volte nonostante la particolare attenzione la malattia insorge acutamente. Una buona alimentazione, il moto, la cura della stitichezza, una accurata igiene locale, l’uso di farmaci locali e generali possono essere validi consigli, ma è opportuno dire che le complicazioni di una patologia emorroidaria di grado elevato sono tali che è meglio pensare più ad una definitiva risoluzione che a delle palliazioni.

Ok grazie Dottore. Il fatto e’ che ogni anno faccio una visita e mi dicono sempre le stesse cose: ragade anale ed emorroidi… Mi dicono di bere molto e di mangiare frutta e verdura, cosa che adesso comunque sto facendo. Infatti vado di corpo piu’ regolarmente ma ho dolore. Mi e’ venuta anche una prostatite e secondo me deriva dalle emorroidi ma l’urologo a cui ho spiegato la cosa non ha dato importanza a questo mio problema. Ora sto usando una ciambella in macchina (per la prostatite..e’ stata una mia idea ma cosi’ sto in macchina senza problemi)e non vorrei fosse quella che aumenta le emorroidi…

Caro Signor Stefano,
i disturbi urinari sono spesso associati o causati da una patologia anale. Confermo che deve sottoporsi ad una visita con videoproctoscopia digitale per definire la cronicità o meno della ragade e il grado delle emorroidi al fine di stabilire un trattamento adeguato.
Cari saluti

Salve, in base a una sua diagnosi fatta su un problema analogo al mio vorrei sapere se può dipendere dalle emorroidi che ho da un pò di tempo. Da due giorni ho perdite di sangue abbastanza abbondanti di colore rosso vivo e gocciolano dall`ano basta solo che sforzo anche senza evacuare, ma non ho dolori ma solo un lieve capogiro. La saluto e ringrazio

Caro Signor Gianni,
la perdita di sangue rosso vivo dall’ano è psesso correlata a malattia emorroidaria, anche se questa non evoca dolore. Per poter confermare la diagnosi è sempre necessaria una visita specialistica con videoproctoscopia digitale al fine anche di una terapia mirata.
Cari saluti

Egregio dott. Nicastro, Ho 47 anni e circa 6 anni fa sono stato operato di emorrodi di 4 grado con il metodo di Longo. L'intervento aveva in parte risolto il problema ma dopo circa due mesi soffrivo già di prolasso della mucosa rettale. Da circa un anno la situazione è peggiorata, le spiego: sono spesso costretto ad evacuare, nell'arco di una giornata, 4 o anche 5 volte con evidente infiammazione delle emorroidi. Il medico mi ha diagnosticato emorroidi di 4 grado prolassate e consiglia l'intervento chirurgico. La domanda che le rivolgo è questa: quale metodo Lei mi consiglia per risolvere definivamente il mio problema e se decidessi di farmi operare al Gemelli di Roma come potrei contattarla, quale dovrà essere l'iter da seguire. La ringrazio e spero di ricevere presto un sua risposta. Cordiali saluti

Caro Signor Vito,
innanzitutto credo di dover controindicare il metodo Longo. Lei dovrebbe sottoporsi ad un intervento di emorroidectomia. Inoltre io non opero al Policlinico Gemelli ma all’European Hospital di Roma. Prima di decidere comunque il tipo di intervento è necessario una prima visita con
videoproctoscopia digitale e per prendere appuntamento deve chiamare la mia segretaria al numero 06 65975188 (lunedì, mercoledì Vnerdì dalle 13 alle 19). Purtroppo il cosiddetto metodo Longo non ha alcuna efficacia sulla patologia emorroidaria e personalmente non sono favorevole a questo tipo di tecnica in quanto, come è successo a Lei, è frequente la permanenza delle emorroidi e del prolasso e i pazienti peggiorano il loro stato di salute.
Cari Saluti

Buongiorno Dottor Nicastro, ho 51 anni, un prolasso mucoso ed emorroidi di IV° grado, un piccolo rettocele di cm. 1,5 ed una TREMENDA STITICHEZZA che mi mina notevolmente la qualità della vita.Inoltre mi è stata constatata una dissinergia ano-rettale ed un rallentato transito intestinale, infatti i markers assunti durante 7 giorni all'esame radiografico c'erano tutti,tra il colon discendente e l'ampolla rettale non ne è stato espulso nemmeno uno.Sono in lista d'attesa per l'intervento per il prolasso mucoso e le emorroidi, posso risolvere la mia stitichezza che alla luce di quanto sopra resta il mio problema principale? E' vero che l'intervento secondo LONGO è l'unico risolutivo per il problema stitichezza? Grazie per le risposte che vorrà darmi.

Cara Signora Daniela,
purtroppo personalmente sono contrario all’intervento che le hanno consigliato, non per preconcetti ma in quanto non è risolutivo sia per le emorroidi che per la stipsi. Inoltre sono ormai molti i pazienti che sottoposti a tale intervento sono preda di complicanze e sofferenze. Il suo quadro patolgico è complesso ma comune. Bisogna prendere in considerazione una azione terapeutica sia sul rallentato transito sia sulla stispi espulsiva e spesso la terapia risolutiva è riabilitativa. Riguardo le emorroidi di IV° grado con prolasso mucoso l’unico trattamento risolutivo è l’emorroidectomia (asposrtazione delle emorroidi) e la prolassectomia mirata intervento che se ben condotto è risolutivo e non prevede particolari sequele post-operatorie.
Cari saluti

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