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Domande e risposte su: Emorroidi

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Caro dottore la consulto per il seguente motivo: soffro di emorroidi . Sinora è stata una situazione abbastanza gestibile . Ho avuto fastidi 2 - 4 volte l'anno per pochi giorni ,del tipo dolore interno all' ano e prurito.Rimediavo con farmaci di automedicazione ( ANUSOL ecc..) Qualche anno fa feci una visita specialistica nella quale mi fu detto che avevo una " predisposizione " e che forse prima o poi avrei dovuto intervenire chirurgicamente. Il problema è che in questi ultimi 2-3 mesi ho avuto episodi più frequenti e dolorosi , fino al punto di sentire fastidio anche per sedermi .In più quello che mi fa più pensare è che contestualmente ho un fastidio-dolore alla zona dei genitali , dal pereineo fino alla base del pene escusi i testicoli .La sensazione è che mi dolga (se si esercita una piccola pressione ) il muscolo che comprende il pene e prosegue fino al perineo . Vorrei sapere da Lei se tutto ciò è riconducibile alle emorroidi e come intervenire . La ringrazio anticipatamente per la cortesia.

Egregio Signore, la patologia emorroidaria è abbastanza complessa nella sua semplicità. L’indicazione al tratamento chirurgico dipende dal grado della patologia e dai sintomi. Nel suo caso l’irradiazione dolorosa al perineo anteriore potrebbe essere una condizione differente ma associata alla patologia emorroidaria. Tenga presente che la muscolatura del perineo anteriore e posteriore sono intimamente connesse per inserzioni, vascolarizzazione ed innervazione. Nel suo caso una attenta visita proctologica con contestuale Videoproctoscopia Digitale può essere l’inizio di un iter diagnostico appunto semplice, che potrebbe prevedere l’esecuzione di una manoimetria anale, ma che porterebbe ad una corretta diagnosi sul grado, sulla gravità e sulla patologia associata alla sua malattia emorroidaria. Cari saluti ed Auguri.

Buonasera , le scrivo in merito alla metodica HAL Doppler , precidandole che dalle Visite che ho effettuato (anche Anoscopia) le mie emorroidi interne risultano essere tra un 2 e 3 grado.A tal riguardo le preciso che di norma ho fastidi del tipo legg.sanguinamento e dolore di media/bassa intensità circa 3 volte all’anno di norma in prossimità dei cambi stagionali.L’unica cura che eseguo oltre alla dieta..classica sono le bustine di Venosmine per 5 o 6 giorni.Sarei interessato ad avere un suo autorevole parere ovviamente comprendo perfettamente è necessaria almeno una visita preventiva.Ecco anche a tal riguardo gradirei info.

Caro Sig. C,
la metodica HAL Doppler per la cura delle emorroidi può essere effettuata in caso la malattia sia di 1°- 2° grado e consiste nella legatura (tramite un punto di sutura) della arteria che fornisce la vascolarizzazione alla vena emorroidaria. La metodica e di facile esecuzione e la cura viene fatta in DH. Bisogna comunque precisare che non vengono asportate le emorroidi e che tale metodica tende a ridurre il grado della patologia ed i sintomi ad essa correlata. Per tale motivo in caso persistono le cause dell’insorgenza della patologia emorroidaria questa, in un tempo variabile, si ripresenta. Al fine di valutare meglio il grado della patologia è importante eseguire la visita proctologica durante la quale il proctologo eseguirà una Videoproctoscopia Digitale, quest’ultima metodica diagnostica modernissima, che permette l’esatta valutazione della patologia. Spero di aver risposto alle sue domande rimanendo a sua disposizione per ulteriori chiarimenti. Cari saluti

Salve dottore, volevo info su legatura emorroidale con elastico. Due giorni fa, ho effettuato la legatura per un emorroide di 1 grado, per altro senza sentire alcun dolore. Cercando varie info su internet, ho sentito che praticamente la pratica indolore dovrebbe protrarsi, invece a due giorni dalla legatura, sento prurito nell'ano, e una continua sensazione di evacuare anche se non ho lo stimolo. Questa sensazione è leggermente dolorosa, e per questo motivo mi è stato somministrata una bustina di Alven per due volte al giorno. Ho paura di andare in bagno e sentire dolore, è normale tutto questo? Grazie e scusi il disturbo

Caro Sig. Fabrizio,
in teroria la legatura elastica delle emorroidi non è una pratica dolorosa. In alcuni casi, quando la legatura è effettuata troppo vicino alla linea pettinata dell’ano si possono verificare episodi di dolore e bruciore. I suoi sintomi potrebbero anche derivare da un edema della parte sottoposta a legatura e dovrebbero regredire quando si completa la necrosi del gavocciolo emorroidario legato. Comunque queste sono supposizioni che andrebbero verificate con un controllo clinico. Mi scuso per la tardiva risposta legata a problemi tecnici sperando che quando legge la mia risposta i suoi sintomi sono del tutto regrediti. Se lo ritiene necessario potrà contattarmi anche
direttamente oppure darmi informazioni tramite e.mail.

Egregio Dottore, volevo avere alcuni chiarimenti in merito ad un problema che continua a persistere a seguito di un intervento di prolasso anale e ragade (diagnosi: prolasso emorroidario; tipo di intervento: proctopessi con Stapler n. 33) effettuato in unica soluzione nel settembre del 2005. A seguito dell'intervento, manifestavo bruciore e grande fastidio: a febbraio 2006 la diagnosi è stata: presenza di granulomi da corpo estraneo (agraphes) dal canale anale in pz.; sottoposto ad un secondo intervento per rimozione di agraphes e D.T.C. di alcuni granulomi. Il bruciore continuava a persistere e in aprile 2006 ho effettuato una RSScopia; qui riferico il referto: esame limitato al sigma medio per feci formate. La mucosa appare edematosa senza peraltro evidenti erosioni o ulcere. A livello sovranfiterale parete posteriore presenza di ulcera con agraphe metallica al centro e tessuto pseudopolipoide di granulazione E' passato più di un anno, visite e consulti non sono bastati a risolvere questo fastidio; assumo FLAGYL 250 mg compresse 3 volte al giorno e applico con la regolarità di 2 volte al dì ANTROLIN pomata. Il Dott. M. Urologo presso l'ospedale di C., a seguito di una visita effettuata il mese scorso, ha riscontrato presenza di adenoma centrale di modesta entità; ecostruttura interna lievemente disomogenea. Può esprimere un giudizio al mio caso? Questo disturbo alla prostata può essere causato dal problema anale? La ringrazio per l'attenzione prestatami

Egregio Sig. Decio,
sono purtroppo frequenti le complicanze legate alla proctopessi con suturatrice meccanica. La complicanza da lei subita è anch’essa frequente, infatti granulomi e proctite ulcerativa sono lesioni riscontabili in molti pazienti sottoposti a tale intervento (nell’ultimo mese ho operato quattro pazienti nella sua medesima situazione). Quello che non è chiaro nella sua richiesta è se hanno mai fatto un esame istologico sulle lesioni asportate e se hanno eseguito biopsie (soprattutto sull’ulcera) durante la sigmoidoscopia e se l’agraphe è stata rimossa. Inoltre non si fa cenno all’eventuale stato del canale anale. Riguardo il problema prostatico l’intervento non ha potuto causare un adenoma, invece molte delle patologie anali hanno come sintomi collaterali disturbi prostatici infiammatori (prostatiti). Il mio consiglio è di valutare correttamente la situazione anatomico ano-rettale con una videoproctoscopia e fare una giusta diagnosi della patologia anale che l’affligge, perchè una patologia persiste altrimenti perchè userebbe antrlin da più di anno?

La ringrazio per la tempestiva risposta Volevo informarLa circa gli ultimi accadimenti sul mio caso. Nell’ultima settimana si è manifestata un’eruzione perianale a livello esterno. Rispondo alla sua domanda se ho effettuato un esame istologico: no nessuno me lo ha mai consigliato, ne ho mai eseguito biopsie. Inoltre ho subito un primo intervento a febbraio dello scorso anno per la rimozione di agraphes, ma evidentemente non riuscito poichè la agraphe o le agraphes sono ancora presenti; solo i primi mesi dopo l’intervento mi sembrava di stare meglio, ma appena è arrivato l’autunno il problema è risorto. Proprio l’altro giorno il Dott. N. mi ha effettuato una videoproctoscopia; qui recito il referto: “Abbondanti feci in ampolla rettale. Mucosa sostanzialmente normale con evidente irregolarità pseudopolipoide a livello del retto sovrasfinteriale, con agraphe metallica. Dermatite della regione perianale” Ho smesso nel frattempo di applicare ANTROLIN e assumere FLAGYL non per consiglio dei medici, ma perchè ho iniziato ad avere problemi di stomaco, e perchè penso che l’eruzione perianale sia dovuta a un uso eccessivo di espedienti per alleviare il dolore. L’unica cosa di cui faccio uso al momento è DORA-DOL, una iniezione alla sera per calmare il dolore che è estenuante e profondo: un minimo per alleviare per pochi istanti questo bruciore che spesso è causa anche di
sensi di vomito. Mi creda Dottore, non ho più la forza di andare avanti Cosa ne pensa? Della rimozione dell’agraphe nessuno ne parla: a questo punto penso che non sia la fonte del mio problema Spero possa aiutarmi anche solo leggendo tra le poche righe, a trovare una risposta al mio caso e se Lei lo riterrà opportuno ai fini della risoluzione definitiva, sarei disposto ad affrontare un viaggio per venirLa a trovare… ma non ha idea di quanto mi costi questo sacrificio
in questo momento! La ringrazio ancora per l’attenzione Cordialità

Caro Sig. Decio,
lei non ha eseguito una videoproctoscopia (dalla sua descrizione) ma una normale rettoscopia che non ha dato evidenze relative allo stato del canale anale. Mi scuso si insisto ma credo che nel suo caso è necessario una attenta valutazione. Anche la presenza della eruzione cutanea e della dermatite sono sintomi correlati che andrebbero valutati.

Gentile dottore, soffro emorroidi ho 36 anni il gasrtoenterologo mi ha diagnosticacato tra II e III grado non congeste, inoltre ha individuato individuato una ragade che sto curando con antrolin le chiedo mi dovrei operare in vista di una futura gravidanza? grazie

Cara Sig.ra Paola,
prima di ogni cosa bisogna stabilire perchè ha una ragade e le emorroidi. Se alla base delle patologie vi è una stipsi bisogno correggerla. Se la ragade è cronica potrebbe essere indicato l’intervento chirurgico. Nelle emorroidi di II grado si può prescrivere una terapia medica, nelle emorroidi di III grado l’indicazione è prevalentemente chirurgica ed in base alle caratteristiche cliniche, scegliere il migliore tattamento. Se lei è affetta da emorroidi di III grado, quindi prolassate al di fuori del canale anale una gravidanza potrebbe causarle un peggioramento e renderle sintomatiche (dolore e sanguinamento) ed è giusto valutare la risoluzione della patologia. Il cosniglio è fare una visita colonproctologica completata con una videoproctoscopia digitale ed in base ai risultati programmare una adeguata terapia che contempli anche il trattamento della ragade anale.

buongiorno, ho 38 anni, da qualche anno soffro di emorroidi, ho fatto varie visite e i dottori a cui mi sono rivolta mi hanno dato consigli sull'alimentazione e su farmaci ad uso locale, nel 2001 ho fatto una colonscopia (per altri motivi) che hanno confermato la diagnosi di emorroidi di II livello. qualche mese fa ho deciso di risolvere il problema con un'eventuale intervento chirurgico. ho fatto una visita fuori regione e una presso l'ospedale della mia città (potenza) e la diagnosi è stata diversa: 2 polipi a livello del retto, nella parte "bassa". mi è stao consigliato di asportarli, anche per la storia familiare che non depone bene. lei cosa mi consiglia? che tecniche esistono per questo tipo di problema? in attesa di una sua risposta. Cordiali slaluti

Cara Signora Antonella,
non si deve meravigliare della diversità della diagnosi in quanto mi pare di capire che sono stati diagnosticati dei polipi del retto e questi posssono essere concomitanti alla patologia emorroidaria. Asportare i polipi del retto basso non è un grande problema di tecnica quanto di stabilire dimesioni e sede di impianto. Per tale motivo non posso darle un sincero consiglio per la scarsità delle notizie ricevute. Un giudizio più corretto è possibile dopo averla visitata e sottoposta ad una videoproctoscopia digitale. Ricambio i cordiali saluti

Egregio Dottore sono un uomo di 48 anni e sono stato operato il 27.01.07 dal Professor T. a B. con la tecnica in oggetto : riduzione del prolasso, riposizionamento delle emorroidi nella sede originaria e legatura arteriosa. Ha distanza di quasi 2 mesi continuano a persistere alcuni fastidi ed occasionalmente anche del sanguinamento. Secondo il Professore che mi ha operato (visita del 7.03.07) il tutto è dovuto ad un non completo risarcimento delle ferite e che, sempre a suo dire, tutto procede secondo il normale decorso post-operatorio. Io invece non sono molto certo di quanto mi ha detto anche perchè prima dell'intervento mi aveva parlato di un'operazione banale che non avrebbe prodotto soluzione di continuità con le normali attività della mia vita lavorativa ed extra. La cosa invece si è rilevata assolutamente non vera avendo avuto non pochi disturbi e conseguenti disagi. In sintesi non mi fido più e sono anche abbastanza preoccupato. E' vero che il fastidio si acuisce molto dopo uno sforzo (attività fisica, palestra ecc...) ma vorrei avere un suo parere se questo può essere ritenuto normale. In attesa di un suo graditissimo riscontro la ringrazio e la saluto cordialmente

Egregio Sig. Orazio,
mi perdoni la franchezza, ma la descrizione dell’intervento non descrive niente. In termini specialistici potrei dire che è una tecnica “mista” tra la tecnica di Longo e la dearterializzazione. La prima prevede l’uso della suturatrice meccanica la seconda del doppler. Quale mezzi ha usato il Prof.? Presumo che la patologia di base fosse la malattia emorroidaria, ma di quale grado? se è stato sottposto alla tecnica di Longo lei non ha risolto il problema emorroidario (per definizione non asporta le emorroidi), la dearterializzazione ha una qualche efficacia nella patologia emorroidaria di II e III grado. Come vede non posso che rispondere con alcune domande ai suoi quesiti. Il mio consiglio è di sottoporsi a visita proctologica con videoproctoscopia digitale in modo da “fotografare” il suo suo stato patologico e su quella base trovare una adeguata impostazione terapeutica.

Salve, sono una giovane dottoressa di 27 anni e ho da porLe questo quesito: ho un dolico colon ipotonico con ptosi de tratto distale discendente (dignosticato con clisma opaco a doppio contrasto) che mi creada sempre problemi dd stipsi,ma ho anche problemi rettali, ovvero emorroidi, rettocele e intussuscenza. Mi è stata consigliata la Tecnica Starr-Longo, ma ho qualche perplessità. Lei cosa mi consiglia pr la mia complessa situazione? La ringrazio molto per la sua gentile attenzione. Cordiali saluti Dott.ssa M. Carla

Cara Dottoressa,
come avrà capito non sono favorevolissimo alla tecnica pph. I motivi non sono ideologici ma scientifici. Ognuno di noi è libero di interpretare segni e sintomi ed arrivare a conclusioni anche diverse. Ma accettare che un unico intervento, fatto per 3/4 ad occhi chiusi (senza che il chirurgo veda quello che succede ed in particolare durante la sezione e sutura dei tessuti) e che questa tecnica è valida per tutti gli individui del pianeta, questo intelligentemente non lo posso accettare. Inoltre la tecnica riferita è gravata da complicanze severe che portano ad una sofferenza cronica e di difficile risoluzione. Vi è una eccessiva spinta commerciale sulla metodica, pari solo a quella dell’uso di purganti. Comunque nel suo caso dovremmo prendere in considerazioni diversi fattori per indicare una giusta terapia. Il mio consiglio, se ne avrà voglia, e di farmi valutare personalemnte gli acertamenti e se avrà tempo di sottoporsi ad una visita specialistica (valutazione di emorroidi e rettocele), e poi rispondere ad alcune mie curiosità su sport, figli, inizi della stipsi ecc, ecc. Resto a disposizione nel pieno rispetto del giuramento di Ippocrate

Spett. Dott.Nicastro Sono uno studente di quasi 30 anni. Circa dieci giorni fa il mio medico di base mi ha diagnosticato una trombosi emorroidale e, come cura, mi ha prescritto Proctosedil,crema rettale 2 volte al dì e Asacol 500 in supposte 1 la sera..Sembrava che la cura stesse migliorando la situazione, finchè 3 giorni fa ho avuto un peggioramento. Il fastidio è diventato dolore e l'emorroide è diventata dura e non più retraibile manualmente.Sono tornato dal medico e mi ha allora prescritto Luan pomata 4 volte al dì e Arvenum compresse 3 volte al dì e mi ha detto di continuare la cura di Asacol. Oltretutto mi ha consigliato di stare a riposo e di fare degli impacchi con acqua tiepida e sale. Queste cure mi aiuteranno a stare meglio? E se anche questa cura dovesse fallire lei cosa mi consiglierebbe per una più rapida guarigione? in attesa di una sua risposta, la ringrazio anticipatamente. Cordiali Saluti F.

Caro Sig. Francesco,
le cure prescritte per la trombosi emorroidaria e alquanto corretta. Bisogna stabilire se la trombosi coinvolge una vena esterna o coinvolge i peduncoli principali. Le pomate che applica agiscono sul sintomo e non sulla patologia, inoltre dovrebbe correggere eventuali disturbi della defecazione e rendere più morbide le feci. Le consiglio l’uso di Proctovasa crema (le prime applicazioni posssono dare bruciore), di lavarsi con SapigenK o similari, di assumere 2 cps di arvenum 3 volte al giornno per almeno 7 giorni e poi continuare con 3 cps al giorno per altri 10 giorni. Se la trombosi non tende a regredire è utile un controllo specialistico. Resto a sua disposizione

Buongiorno dottore vorrei segnalarle il disturbo di natura emorroidaria di cui soffre mai madre. Nel 2000 è stata operata di emorroidi e fino a quest'anno non ha più avvertito alcun dolore.A seguito di una visita gli è stata riscontrata una ragade anale con prolasso della mucosa rettale curata con dilatan e colostrum gel.Per sicurezza ha effettuato una colonscopia e la cistografia che non hanno evidenziato nulla di patologico se non diverticolosi e rettocele.Ad un recente e ulteriore controllo oltre al prolasso che nel frattempo si è ridotto gli stato riscontrato un polipetto anale fibroso di circa 5 mm a ore 6. Le rassicurazioni sul fatto che sia un reperto abbastanza frequente in chi soffre di emorroidi e ragadi hanno rassicurato mia madre ma meno il sottoscritto.L'eventuale asportazione del piccolo polipo verrà decisa o meno durante la rettoscopia a cui dovrà sottoporsi.So che esiste il carcinoma anale e non vorrei che quel polipino degenerasse.In ultima istanza vorrei una deluci dazione,il polipo fibroso penso dipenda dal fatto che sia ricoperto di fibre nervose,non può essere che mia madre oltre alla patologia all'ano abbia un disturbo neuromuscolare?,mi dicono siano parti dove ci sono molti recettori di centri nervosi e mia madre soffre da tempo di ansia cronica, dolori cervicali e sindromi vagali.Può esserci una correlazione con l'ansia e l'innesco di un circolo vizioso in tal senso? Mi scuso per la lunghezza ma volevo darle un quadro preciso dei disturbi. Le sarei grato se mi fornisse un suo parere. Pier Paolo

Caro Signor Pier Paolo,
il polipo fibroso è frequente nella patologia emorroidaria ma non alcuna attinenza con una eventuale sindrome ansiosa e vagale. Inoltre il carcinoma anale ha delle caratteristiche precise che non pongono dubbi rispetto al polipo fibroepiteliale. Maggiori delucidazioni potrei darle se mi informasse sul tipo di intervento effettuato nel 2000. Il mio consiglio è comunque eseguire una videoproctoscopia digitale al fine di definire meglio la patologia (prolasso mucoso, emorroidi recidive, rettocele). Cari saluti

Le scrivo per avere un suo parere.Ho 42 anni.Da tre anni ho problemi al colon. In seguito a sanguinamenti, non sapendo se erano le emorroidi o altro ( ho fatto 3 legature) ho fatto una rettoscopia e poi una colonscopia.Premetto che soffrivo di stitichezza.La prima volta il dott. mi diagnostica mucosa congesta,piccole erosioni superficiali, emorroidi di primo grado,piccolissimi pseudo-polipi.Pentacol gel e lavaggi interni. Dopo vario tempo faccio una colon-scopia da un altro dott.( fino all'ileo distale). Diagnosi:- mucosa integra in tutti i suoi tratti, pareti ben distensibili, all'insufflazione d'aria, reticolo ben rappresentato, emorroidi di primo grado. In retrovisione ampollare si evidenzia presenza di lesione ulcerata e ricoperta di fibrina come da recente sanguinamento alle ore tre. Mi dice di rivolgermi ad un chirurgo. Ritorno dal dott. che mi aveva fatto le legature ( non quello della rettoscopia)che mi dice che la lesione è una legatura fatta da lui 20/ 25/ gg. prima. Boh!Lui dice che mi devo operare. Non lo faccio perchè per 1 anno non ho più sanguinamenti. Prendo fibre e benefibra e la mia stitichezza sparisce. Da questo momento le mie feci sono sempre molli e a volte ho quasi diarrea. Smetto di prendere le fibre ma le mie feci da allora non sono più normali. Ho avuto episodi di muco giallognolo, e altri episodi di sangue. Sono le emorroidi? non so! ho pure diarrea nel contempo. E dire che non avevo mai avuto diarrea nella mia vita..prima di fare la cura delle fibre. Ero stitica. Adesso vado ogni mattina, quando non mi svuoto completamente( se le feci sono più dure)anche tre volte.Soffro di bruciori agli occhi, per ora ho un orzaiolo. Ho letto che il colon malato porta anche questi problemi.E i miei capelli sono molto fini e cadono.Non so più che fare...e non so a chi rivolgermi. Il sangue può venire dalle emorroidi? anche quando le feci non sono dure?è rosso vivo e sembrerebbe non mischiato alle feci.Grazie per la risposta,Distinti Saluti, Claudia

Cara Signora Claudia,
assodato che le emorroidi di 1° grado possono essere sintomatiche e dare sanguinamento all’evacuazione, credo che il suo problema può essere correlato alla sindrome del colon irritabile. Il mio consiglio è di sottoporsi ad una visita specialistica per confermare la diagnosi che deve essere completata con una videoproctoscopia digitale al fine di definire lo stato emorroidaria.
Cari saluti
D:Grazie per la celere risposta. Io abito a Marsala, lei conosce qualche medico bravo delle mie parti? anche Trapani o Palermo.La video-proctoscopia chi la fa? i dottori ai quali mi sono rivolta credo proprio di no.Secondo lei serve un’altra colonscopia per confermare la diagnosi?Grazie ancora,
R:Cara Signora Claudia , purtroppo non conosco medici che eseguono la videoproctoscopia in sicilia ma posso consigliarle di rivolgersi al Dott. TN di Palermo o al Dott. AF di Messina. Conosco i due professionisti e credo che siano persone serie ed affidabili, qualora dovesse rivolgersi a loro può fare il mio nome e porgere i miei saluti Come faccio con lei restando a sua disposizione

Ill.mo dottore, La ringrazio per la velocissima risposta. Chi parla male della Sanità Italiana e dei Medici che ne fanno parte non ha capito nulla. Il problema vero, si sa, sta da un'altra parte !!! Mi perdoni se approfitto ancora, ma vedo che Lei non accenna, con riferimento al sanguinamento,alla possibilità che il continuo sali/scendi delle emorroidi possa aver provocato delle fissure. Nel caso affermativo la dearterializzazione risolverebbe anche il problema delle fissure eventuali? L'infiammo può essere combattuto con il nimesulide? Grazie infinite ancora una volta.

Caro Signor Massimo,
Il sanguinamento non necessariamente proviene dalle fissure, se con questo termine intendiamo ragade anale (in inglese fissure) ma semplicemente dalla lesione della vena emorroidaria ed in tal caso la dearterializzazione è efficace anche sul sanguinamento. In caso di ragade l’intervento da proporre è doppio: fissurectomia e THD. L’infiammazione può essere combattuta con gli antinfiammatori ma non bisogna abusarne.
Cari saluti

Buongiorno Dottore, le esplico il mio caso: negli anni passati ho sofferto di emorroidi. Una volta dignosticate di II/III grado mi sono deciso per mettere fine a un autentico calvario all intervento sec. Longo (dicembre 2007).Piano piano alcuni sintomi sono ricomparsi come se l intervento avesse ridotto ma non risolto il problema. Da giugno mi sono sottoposto a 2 sedute di legatura elastica che hanno leggermente migliorato la situazione fino a quando settimana scorsa dopo un evacuazion ho avuto una trombosi che non avevo da un paio d'anni. Cosa vuol dire? Conviene rioperarsi? Mi illumini, la prego.

Caro Signor Carlo,
se ha avuto modo di leggere sui vari forum e anche sul mio potrà trovare molte situazioni simili alla sua. Purtroppo, non mi stancherò mai di ripeterlo, la tecnca sec. Longo non è adeguata, secondo il mio modesto parere, per la cura della patologia emorroidaria e la sua diffusione e pubblicità è dovuta più a fattori “commerciali” che ad un vero interesse scientifico. Secondo me lei dovrebbe sottoporsi a una visita proctologica completata con una videoproctoscopia digitale che metterà in chiara evidenza la reale situazione della patologia che l’affligge. Solo dopo è possibile stabilire un adeguato percorso di terapia con l’intento di risolvere definitivamente la malattia.
Cari saluti

gentilissimo dottore premetto che non ho problemi di stipsi. sono al 9 mese di gravidanza e nonostante prenda ferrograd non ho problemi di "defecazione" anzi! 6 giorni fa ho iniziato ad avvertire una strana sensazione dopo il rilascio dello sfintere...dolorosa ma finiva li, l'ho presa come un riscaldamento da salame piccante e non le ho dato la giusta importanza! tre giorni fa è invece iniziato il vero calvario...sono fuori uscite le emorroidi di cui non avevo mai sofferto..tutte da uan parte dell'ano,..nella sera il dolore è diventato atroce ed ho usato "preparazione h" ma non m'ha fatto assolutamente nulla! dopo una notte insonne ho cambiato crema e sono passata a "proctoril" col quale ho iniziato ad avvertire piano piano il miglioramento! quello che non riesco però a capire è come mai sento tipo una serpentina che mi tira le emorroidi su e poi sole sole riscendono. e' la terza volta che mi capita in due giorni....e' normale, è comunque un buon sintomo! mi scusi se mi sono dilungata e spero di essermi spiegata. la saluto fiduciosa buona serata e buone feste

Cara Signora Maria,
la patologia emorroidaria spesso insorge, complicandola una tantino, durante la gravidanza
indipendentemente se la persona è stitica o meno. In molte donne è il parto naturale l’elelmento scatenante la patologia ma in ogni caso prima di praticare automedicazioni sarebbe opportuno rivolgersi al medico, farsi visitare per accertare la reale diagnosi e sarà il medico a dare le adeguate cure compatibili anche con il particolare stato di gravidanza o di allattamento.
Cari saluti

Gentile professor Nicastro, La ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità.Ho 33 anni e nell'aprile 2008 mi sono sottoposta ad un intervento di emorroidectomia (con criotrapia selettiva e legatura)in seguito ad una tromboflebite.Dopo una degenza di circa 1 mese (in cui ho patito le pene dell'inferno a letto per via della legatura e il distacco delle emorroidi) ho incomiciato a accusare forti dolori all'interno dell'ano all'altezza del coccige(zona in cui durante la crisi emorroidaria sentivo maggiormente dolore).Tali dolori e fastidi erano talmente persistenti che mi vedo costretta a Luglio a tornare dal chirurgo,il quale dopo una visita "manuale"mi dice che avevo una ragade proprio dove c'era il trombo e che non aveva visto durante l'operazione!.Così mi sottopongo a sfinterectomia laterale.Ma da quel giorno non ho più pace..Non riesco più a stare seduta perchè ho dolore persistente al coccige e che si espande al gluteo destro.A ciò si aggiungono i fastidi interni all'ano quali bruciore e sensazione di avere ancora le emorroidi.Premetto che non ho dolore durante la defecazione (salvo i giorni in cui c'è stitichezza)nè tantomeno perdite di sague.Alla visita postoperatoria il chirurgo mi tocca "col dito" sotto la punta del coccige e mi dice che c'è una lussazione.Da qui seguono risonanze magnetiche e radiografie che però non rilevano niente a livello osseo.Intanto non riesco neanche a piegarmi in avanti poichè sento che qualcosa si strappi o tiri.Non so più che fare.ho provato di tutto:supposte, antinfiammatori..ma nulla.Che devo pensare? Che l'intervento non sia stato eseguito bene?Che hanno reciso un nervo? Cucito male?Hanno creato ua contrattura?Tagliato troppo il muscolo? Toccato qualcosa(a livello osseo)che non dovevano toccare?Mi dia,per favore,un suo parere( e/o consiglio) Lei su cosa fare. Spero di averLe fornito le necessarie informazioni. Grazie per la cortese attenzione.

Cara Signora Ilenia,
sinceramente qualcosa è accaduto durante l’intervento se è stato necessario 1 mese di ricovero quando normalmente sono necessarie 24 ore. Sicuramente la sua ragade andava
meglio definita e diagnosticata e la sola esplorazione rettale non è sufficiente, secondo il mio parere, per eseguire una sfinterotomia. Sicuramente bisogna che lei si sottoponfìga a una visita colonproctologica (vera) completata con una videoproctoscopia digitale al fine di documentare e diagnosticare la situazione attuale della patologia ano-rettale che la sta facendo soffrire. Solo un appunto la crioterapia delle emorroidi è da anni bandita dalle società chirurgiche specialistiche colonproctologiche di quasi tutto il pianeta. Mi perdoni la radicalità della risposta ma penso ( con un po di sdegno) che il “chirurgo” che ha avuto modo di curarla doveva almeno approfondire la diagnosi per stabilire la causa della sua sofferenza.
Cari saluti

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