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Domande e risposte su: Emorroidi

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Ciao! Ho avuto 3 stadi di emorroidi interne, c'erano solo 3 nodi. Ho subito un'operazione secondo il metodo Longo e ne hanno rimosso uno assolutamente sano parte sottocutanea dello sfintere. La parte sottocutanea dello sfintere era ampia e sana. Mi è stato detto che questo è solo un metodo aggressivo. Per favore dimmi cosa puoi dire su questo? Grazie!

BuongiornoSignor Borisov, sinceramente non so cosa posso dire sul suo stato di salute anche perché non ne ho una conoscenza diretta.  Riguardo il metodo Longo, a mio parere, non cura definitivamente la patologia emorroidaria ed è gravato da molte complicazioni che non ne giustificano l’esecuzione. Cordiali saluti

Vorrei liberarmi di una marisca anale che mi provoca fastidio in quanto quando sono in piedi ne avverto la presenza, meno da seduto o sraiato a letto. Talvolta inoltre mi provoca prurito notturno. Chiedo pertanto che rischi si corrono con la rimozione chirurgica, soprattutto in merito agli esiti cicatriziali che secondo alcune testimonianze che ho letto porterebbero alla riformazione della marisca oltre che al restringimento dell'ano. E' dunque conveniente e consigliabile operare? Meglio sarebbe il ricorso alla crioterapia? E se sì dove si esegue questa tecnica, visto che non trovo facilmente medici che la praticano? Grazie per la risposta

Buongiorno, le marische sono la manifestazione esterna di una patologia del canale ano-rettale. La loro asportazione, se ben condotta, non prevede alcuna conseguenza, ma prima dell’intervento è sempre opportuno verificare una eventuale patologia concomitante. Discorso diverso è il prurito, soprattutto notturno, che potrebbe avere un’origine diversa dalla presenza della marisca. Riguardo la crioterapia non credo sia la migliore tecnica per risolvere il suo problema. Cordiali saluti

Salve, ho effettuato 40 giorni fa un emorroidectomia secondo Milligan Morgan. 1 settimana fa ho iniziato dei dilatatori anali su consiglio della ostetrica che mi sta seguendo per l'ipertono pelvico.ho inserito il 20mm con un po' d fatica .Ieri ho iniziato ad avvertire bruciore in una parte intorno all'ano dove c era una ferita di in emorroide.Oggi dopo defecazione il bruciore diventa più intenso come se ci fosse un taglietto. Non vi è sangue ne sulle feci, ne sul dilatan . Possibile che si sia aperta una cicatrice magari non totalmente chiusa o che il dilatatore abbia causato qualche problema peggiore?

Buongiorno Signora, l’uso dei dilatatori anali dopo un intervento di emorroidectomia può essere utile solo in caso di stenosi anale cicatriziale e dovrebbe essere indicato dallo Specialista Proctologo (Medico) e comunque non risolve, a mio parere, un eventuale ipertono del pavimento pelvico. Probabilmente l’uso del dilatatore ha potuto procurare un trauma sulle ferite ancora in fase di cicatrizzazione. Cordiali saluti.

Scusi dottore e possibile che a causa di un operazione di emoroide si possa andare di corpo 5 e 6 volte al giorno, già da molti mesi. Grazie

Buongiorno, dipende dall’intervento eseguito. Se lei è stato sottoposto ad intervento di Longo, con sutura meccanica, questa tecnica modifica sostanzialmente l’ampolla rettale e quindi la sua capacità di serbatoio per le feci e se ci sono sostanziali complicazioni cicatriziali all’interno, può determinare il sintomo da lei accusato. Cordiali saluti.

Salve, Dopo 20 anni che mi portavo dietro dell Emmorroidi di 3 grado , quindi riducibili solo manualmente, Quest'anno di sono aggravate fino al 4 grado, permanenti fuori non piu riducibili e molto voluminose, quindi non ci ho pensato un attimo a dietro consiglio del mio Medico e Primario Chirurgo del ospedale mi sono sottoposto alla MilinagMorgan Radiofrequenza, Il post operatorio non e' stato molto doloroso, ho ricorso solo a delle Tachipirina e anche episodi di sanguinamento solo 2 volte, quindi mi ritenevo fortunato Ma ora sono molto molto demoralizzato, Sono passati oramai 3 mesi dal intervento e sento ancora quel lieve fastidio come le prime settimane post-intervento, una sensazione come avessi ancora le emmorroidi infiammate, Ma impossibile perche' i gavoccioli mi sono stati completamente asportati E la cicatrizzazione dopo 90 giorni non ha avuto ancora miglioramenti? assurdo, Poi molto fastidio anche solo a sedermi su sedie con cuscino, infatti non guido l'auto da 3 mesi . Purtroppo ho perso molta muscolatura nella zona glutei e pelvica per vita sedentaria in questi decenni, E si vede che nel sedermi va a toccare subito le ferite, non avendo un idonea muscolatura . Il mio chirurgo nelle visite di controllo ha detto che e' venuta bene l'operazione Quindi? cosa devo aspettarmi? quando dovro' aspettare ancora per ritornare alla vita di prima?

Buongiorno, a mio parere, quello descritto non è un regolare decorso post-operatorio e comunque non posso contraddire il chirurgo che ha affermato che l’intervento è perfettamente riuscito. Non avendo alcuna diretta conoscenza del suo stato attuale è impossibile rispondere alle sue domande. Sono diverse le variabili da valutare: stato della cicatrizzazione del canale anale, eventuali infiammazioni dell’anoderma, problemi legati all’apparato neuromuscolare. solo dopo una corretta diagnosi è possibile dare una risposta alle sue domande ma, soprattutto, percorrere un percorso di terapia che possa risolvere la sua sofferenza. Cordiali saluti

Buongiorno, 2 mesi fa' sono stata operata per prolasso rettale e emorroidi con la tecnica Starr. Ora, non riesco a trattenere le feci.Il chirurgo mi ha prescritto le supposte Topster e Milycongas. Nonostante questa terapia non ho nessun sollievo a questo disagio. Cosa devo fare? Grazie

Buongiorno Signora, mi perdoni ma risponderle è difficile senza avere una conoscenza diretta del suo stato di salute. Non credo che il cortisone o altro possa servire una maggiore continenza. Sarebbe opportuno stabilire come è modificato il suo retto dopo questo tipo di intervento (sono troppe le donne operate che lamentano sofferenza dopo questo tipo di intervento), valutare la validità della funzionalità e integrità degli sfinteri anali (relazionandoli con lo stato pre intervento), comprendere l’esatta funzionalità e stabilità del pavimento pelvico e tante altre variabili cliniche che potrebbero portare ad un adeguato percorso di terapia per ridurre il suo stato di sofferenza. Cordiali saluti

Salve dottore sono stato operato per prolasso rettale mucoso emorroidario più invaginazione rettale. Mi hanno fatto una proctopessia più dearterializzazione sono passati 10 giorni dall’intervento ed ho quasi finito le cure mi rimane da prendere solo il prisma per le trombosi ma il dolore è ancora forte ed oltre al dolore il prurito mi sta uccidendo volevo capire se fosse normale oppure c’è qualcosa che non va l. Attendo un suo riscontro grazie in anticipo

Buongiorno, solitamente la tecnica utilizzata (definita mininvasiva) per correggere la sua patologia dovrebbe avere un decorso post-operatorio con pochi e lievi sintomi. Lei riferisce dei sintomi, che tranne il prurito (che può essere legato ad una crescita dei peli intorno all’ano), non sono comuni. Continui a seguire le indicazioni date dal chirurgo che ha eseguito l’intervento. Cordiali saluti

Buongiorno dottore Sono una ragazza di 36 anni in salute . Faccio sport praticamente te da sempre , non sono stitica , non consumi alcolici , e mangio normalmente senza particolare eccessi . Da premettere che prima del 2020 non ho mai avuto alcuna sofferenza di emorroidi. Nel 2020 il primo episodio con con conseguente formazione di trombo emorroidale , che ho lasciato guarire da solo. Poi più nulla fino a luglio 2021: episodio di trombosi acuta con dolore ingestibile . Mi reco da una specialista e dopo un paio di giorni procede con un’emorroidectomia e drenaggio tessuti sottostanti ( .Da quel momento fino ad oggi , ho avuto altri 8 episodi di trombosi , tutti con conseguente incisione dallo specialista per evacuare il trombo . Soprattutto con una frequenza che aumenta sempre di più : ormai parliamo di intervalli di 3/4 mesi ! La situazione è diventata invalidante ! Ad oggi sono nuovamente con un trombo enorme super doloroso che sto cercando di far riassorbire ma già so che non accadrà e sarò nuovamente costretta a incidere ! Ho fatto diverse visite e la maggior parte dei medici sostengono che con delle emorroidi di primo o secondo grado non è necessario intervenire! Altri invece mi hanno proposto l'operazione con tecnica Starr. L'ultimo consulto , oggi secondo cui , il prolasso è super evidente e necessito di una soluzione definitiva con Starr . Ho fatto anche altri accertamenti : ecodoppler arti ( tutto regolare ) , visita ematologica ( nessun problema ) manometria ( leggero prolasso con indicazione tracciato manometrico nella norma ) e 2 mesi fa durante una visita ( non avevo alcun trombo in corso ) il medico mi ha rimandato indietro dicendo che aldilà di un lieve prolasso non vedeva nulla , quindi l'operazione a suo avviso era inutile Lei cosa ne pensa? Mi può aiutare ? Non so più che fare ! Grazie mille

Buongiorno Signora, a mio parere andrebbe ricercata la causa di queste frequenti trombosi anche in base allo stile di vita (non ultima l’attività sportiva). A mio parere chi le propone la STARR come risoluzione definitiva delle trombosi commette (volontariamente?) un grave errore. Principalmente perché la STARR non rimuove le emorroidi che rimanendo in sede (inoltre le sue sono di un grado che non richiede alcun trattamento chirurgico) potrebbero sempre e comunque andare incontro a trombosi se non se ne riconosce la causa e correggerla. Resto a sua disposizione. Cordiali saluti

Salve, sono stato sottoposto 2 mesi fa ad intervento di emorroidectomia, decorso post operatorio nella norma ferite guarite. La mia domanda che le pongo e se posso fare sesso anale? In quanto ho notato un restringimento e meno elasticità del canale anale , nell’utilizzare i dilatatori non vado oltre certe misure perché proprio non entrano. È normale ritornerà come prima perché se così dovesse rimanere dovrei fare delle rinunce. Grazie per la sua risposta,

Buongiorno, nella mia pratica clinica consiglio di attendere almeno 6 mesi prima di avere rapporti sessuali anali. Nel suo caso se ha una stenosi cicatriziale penso sia difficile che lei possa avere rapporti senza alcun problema. Si sottoponga a visita colonproctologica per comprendere se ha una stenosi la sua gravità e quindi decidere un adeguato percorso di terapia. Cordiali saluti

Buongiorno dottore, sono una ragazza di 29 anni che negli ultimi 7 anni ha sofferto in certi momenti (specialmente in periodo estivo dopo lunghi viaggi in macchina) di emorroidi. Il problema è sempre rientrato con utilizzo di pomate + daflon e ghiaccio all'occorrenza. Ho sempre sofferto di stitichezza e l' ultima crisi di emorroidi l' avevo avuta nell' estate del 2022. A dicembre, dopo un periodo di feci molto dure e stitichezza mi sono comparse 2 ragadi. A seguito della visita proctologica mi è stata prescritta una terapia per ragadi e mi è stato diagnosticato un prolasso muco emorroidiario di III grado. In seguito alla terapia il problema delle ragadi è sparito e ho cominciato ad assumere fibre liquide in modo continuativo per mantenere le feci morbide. Il proctologo mi aveva suggerito di fare esercizi con dilatatori anali per recuperare l' ipertono. Dopo 10 giorni di esercizi mi è uscita un' emorroide esterna che si è trombizzata. E stata incisa e ora il taglio è guarito (ho assunto e assumo ancora nedemax 2 xdia dopo aver fatto una terapia di daflon) Avrei alcune domande da farle in quanto sono un pò confusa: i) l' emorroide che ora si trova ancora fuori è possibile che rientri da sola? non ho nessun tipo di dolore, posso tornare ora a una vita normale o essendo ancora fuori c' è il rischio che si ritrombixxi? ii) mi è stato suggerito di procedere con l' intervento chirurgico, quale metodologia consiglia? ho letto recensioni molto impegnative sul post operatorio della milligan morgan. iii) per eventuali gravidanze ci sono dei rischi che si incorrono se non si effettua l' operazione prima? Grazie mille per la disponibilità

Buongiorno Signora, le sue domande sono più che lecite ma a rispondere dovrebbe essere lo specialista che la sta curando, non avendo io alcuna diretta informazione sul suo stato clinico generale e locale. Ogni specialista ha una sua condotta clinica dettata dall’esperienza e dalla conoscenza, condizioni che determinano le scelte terapeutiche per la cura della persona sofferente. Resto a sua disposizione. Cordiali saluti

Buonasera Dottore, sono stato operato con thd e mucopessia a fine gennaio di quest' anno, per emorroidi di IV grado, nei mesi precedenti ero stato sottoposto a 5 iniezioni sclerosanti per ridurre le emorroidi e il prolasso, devo dire che la terapia ha dato ottimi effetti, nei due mesi tra una iniezione e l'altra stavo davvero bene, prolasso neutralizzato e dolori scomparsi. Il chirurgo però volle procedere all'intervento optando per thd, io fiducioso ho dato il mio consenso sperando di risolvere definitivamente il problema. Premetto che io sono uno sportivo con una dieta davvero bilanciata, zero alcol, pochi grassi, tante fibre, frutta e verdura e zero stipsi. L'intervento non mi ha dato grandi risultati, dopo un mese presento delle emorroidi, penso siano loro, che fuoriescono dal canale anale, e nemmeno il riposizionamento manuale dopo l'igiene ha effetto, appena faccio die passi riescono fuori. Dolore non ne ho, sto bene, però ovviamente insistendo all'esterno iniziano ad irritarsi i tessuti. Durante la visita di controllo il chirurgo mi ha riferito che probabilmente è saltata una sutura, ma che prima di 3 mesi dopo l'intervento non si può fare nulla. Cosa mi consiglia, io vorrei riprovare con la sclero terapia oppure con una legatura elastica. Non sono le emorroidi che conoscevo, hanno un aspetto diverso, cose se fosse carne morta.

Buongiorno, a mio parere la scleroterapia e la THD non sono tecniche efficaci nella cura definitiva della patologia emorroidaria di IV grado (così come la legatura elastica). Fatta questa premessa, nel suo caso, credo che lei abbia il “desiderio” di risolvere definitivamente questa sua patologia e solo una visita colonproctologica accurata, completata con una videproctoscopia digitale può essere utile per una reale comprensione del suo stato attuale e definire un adeguato persorso di terapia. Cordiali saluti

Gentile dott Nicastro sono una signora di42 ann ed il mese di Aprile sono stata operata di emorroidi di 4 grado con tecnica milligan-morgan .Da allora a parte i dolori lancinanti ho avuto seri problemi per defecare a tal punto da aiutarmi con le mani. Ho fatto sotto consiglio diel proctologo la defecografia con esito prolasso mucoso ,ampio rettocele anteriore e perineo discendente.mi hanno consigliatoun secondo intervento con metodo longo ma sinceramente ho molti dubbi nn vorrei peggiorare la mia situazione.purtoppo io insegno fitness e tutta questa situazione per me è molto invalidante ho provato diete per mantenere feci più morbide ,ho usato bustine e sciroppi di vario genere ma il momento defecatorio è diventato un parto.Attento un suo consiglio prezioso per me.Buon lavoro

Cara Signora,

non credo che quanto rilevato dalla defecografia sia una condizione insorta dopo l’intervento. A parte il prolasso mucoso che il chirurgo dovrebbe aver constatato durante l’intervento e che quindi poteva correggere, il rettocele e la sindrome del perineo discendente sono condizioni che prevedono uno stato di sofferenza cronica del pavimento pelvico che ne determinano uno stato funzionale alterato.  Ma la diagnosi di rettocele e di perineo discendente è facile ed è possibile con una normale visita proctologica che sicuramente avrà eseguito per la patologia emorroidaria che per essere stata di IV grado poteva far ipotizzare uno stato di sofferenza di lunga data. queste considerazioni sono necessarie perché l’esito della defecografia potrebbe essere smentito dall’esame obiettivo locale e che i suoi sintomi potrebbero essere conseguenti proprio all’intervento per la malattia emorroidaria che ha portato ad una alterazione del canale anale (stenosi o substenosi) con difficoltà alla espulsione delle feci. Una visita proctologica completata con videoproctoscopia digitale potrebbe essere utile per una corretta diagnosi e un adeguato percorso di terapia che potrebbe prevedere una riabilitazione del pavimento pelvico anziché un intervento come quello a lei proposto e di cui penso ne potrà leggere effetti e risultati nelle testimonianze delle persone pubblicate nelle pagine del mio sito.

Buonasera dottore, sono un uomo di 42 anni e due anni fa sono stato operato alle emorroidi di terzo grado con metodo longo.Dalle visite di controllo mi è stato detto che l'operazione è perfettamemte riuscita però non ho trovato giovamento ovvero, il prolasso non si è mai riassorbito e spesso mi si infiamma gonfiandosi, ho dei sanguinamenti periodicamente e di conseguenza anche dolore.Vorrei avere un suo parere tenendo conto che soffro di colon irritabile e spesso mi capita di avere dei periodi di diarrea che sicuramente non mi aiuta con le emorroidi .Grazie buonasera.

Caro Signore,

un intervento può considerarsi riuscito quando migliora la qualità e la quantità di vita della persona sofferente. Ma la sua storia non è diversa a quella di tante persone che hanno subito lo steso intervento che , a mio personale parere, non cura la patologia emorroidaria e che è gravato da complicazioni che non ne giustificano l’attuazione. Il mio consiglio è di sottoporsi a visita colonproctologica completata con videoproctoscopia digitale per una corretta diagnosi e un corretto percorso di terapia che non trascuri la cura del colon irritabile.

Buongiorno, avrei una domanda da porle. Ho fatto da circa un mese e mezzo un intervento di thd per emorroidi di II grado sanguinanti, ma tuttora l'intervento sembra sia stato vano, poichè soffro degli stessi sintomi, nonchè è uscito un gavocciolo esterno all'inizio trombizzato, in seguito alla rottura di un punto, dopo circa 21 giorni. Tale punto protrudeva dall'orifizio anale e il chirurgo l'ha poi tagliato verso il bordo dell'orifizio, mentre è uscita anche una rete intrecciata di fili in corrispondenza di tale giorno, dopo essere andato in bagno. Visto che il gavocciolo è comparso in corrispondenza di tali eventi e intorno al 21 giorno, vorrei sapere se è stato causato dalla rottura del punto che quindi ne ha reso vano l'intervento. Tra l'altro prima dell'intervento non avevo alcun gavocciolo completamente all'esterno dell'orifizio, non può essere magari che sia peggiorato o che sia un circolo collaterale creatosi?Eventualmente il chirurgo vorrebbe aspettare fino a tre mesi per poi effettuare una scleroterapia su quel vaso, poichè sfregando durante l'evacuazione è causa di striature ematiche. Non si potrebbe effettuare invece la scleroterapia selettiva di cui sento ben parlare? Grazie per le delucidazioni.

Caro Signore,

quello che descrive non è un regolare decorso post-operatorio dopo dearterializzazione doppler guidata dei plessi emorroidali. Probabilmente si può ipotizzare una difficoltà durante l’intervento nella sutura delle arterie e nell’eventuale correzione di un prolasso mucoso. Questo potrebbe spiegare la precoce perdita della sutura e la trombosi di un peduncolo. In caso residui una patologia emorroidale possono essere impiegate altre tecniche, come la scleroterapia, ma a mio giudizio, bisogna attendere almeno tre mesi dall’intervento principale e poi valutare una terapia più definitiva come una ripetizione della dearterializzazione. Una visita colonproctologica completata con videoproctoscopia digitale potrebbe essere utile per una migliore definizione diagnostica e per un corretto percorso di terapia.

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